Jack Russell / Pixabay CC0 - 931527, Public Domain

Io al centro

“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont

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Preso da altri impegni, quel giorno mio fratello mi mette in mano il guinzaglio con cui condurre a passeggio il suo cagnolino. Anche se proprio non era la mia passione, feci buon viso…e accettai.
Un cagnolino molto affezionato. Appena giunto in aperta campagna, dove non si presentavano pericoli, lo liberai dal guinzaglio sapendo che il miglior guinzaglio per lui era correre fin dove poteva vedermi.
Prima mi fece festa, quasi a ringraziarmi della libertà; poi si mise a correre avanti e indietro. Se mi nascondevo dietro a una curva o ad una pianta, subito tornava a cercarmi; se fingevo di cambiare strada, a forte velocità mi raggiungeva, pentito d’avermi smarrito, ma molto più contento per avermi ritrovato.
Correva qua e là, ma non mi perdeva d’occhio; sempre pronto a un cenno, ad un fischio, a un richiamo. Ero al centro della sua attenzione. A un certo punto compare un grosso cane. Il mio cagnolino si ferma un attimo a guardarlo; poi con una corsa pazza mi viene vicino, mi guarda fisso emettendo qualche guaito, quasi a denunciare un pericolo. Con una carezza e un sorriso lo rassicurai dandogli la protezione del guinzaglio.
Così deve essere il mio rapporto con Dio. Dio al centro della mia attenzione. Tutto ciò che mi accade è sotto il suo sguardo di amore. Devo solo cercare di rimanere sempre al guinzaglio della sua volontà; attento ad ogni suo cenno, che può essere diverso da un momento all’altro.
Sì è vero che Dio è al centro della mia attenzione; ma è più vero e consolante che io sono sempre al centro del suo sguardo.

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Andrea Panont

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