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Il messale sull’altare

Nella maggior parte delle Messe il messale non va collocato prima della presentazione dei doni

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Nella sua rubrica di liturgia, padre Edward McNamara LC, professore di Liturgia e Decano di Teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, risponde alla domanda da parte di un lettore del Regno Unito.

Circolano varie fotografie che raffigurano il Papa predicare la sua Messa quotidiana dall’ambone, presumibilmente dopo la lettura del Vangelo, ma sullo sfondo è visibile il messale d’altare già pronto sull’altare. Di sicuro il messale d’altare non dovrebbe essere collocato al suo posto fino al momento della preparazione dell’altare durante l’offertorio… E’ giusto? Sfortunatamente le tendenza di posizionare il messale d’altare persino prima che la Messa abbia inizio è uno degli errori più frequenti, lo vedo fare praticamente ovunque io vada! — B.C., Birmingham, Regno Unito

Stando all’Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR):

“139. Terminata la preghiera dei fedeli, tutti siedono e ha inizio il canto di offertorio. L’accolito o un altro ministro laico colloca sull’altare il corporale, il purificatoio, il calice, la palla e il Messale.”

“306. Infatti sopra la mensa dell’altare possono disporsi solo le cose richieste per la celebrazione della Messa: l’Evangeliario dall’inizio della celebrazione fino alla proclamazione del Vangelo; il calice con la patena, la pisside, se è necessaria, il corporale, il purificatoio, la palla e il Messale, siano disposti sulla mensa solo dal momento della presentazione dei doni fino alla purificazione dei vasi. Si collochi pure in modo discreto ciò che può essere necessario per amplificare la voce del sacerdote.”

Tuttavia, vi è una eccezione a questa regola generale, che riguarda la Messa a cui partecipi un solo ministro:

“256. Il sacerdote si accosta all’altare e, fatto con il ministro un profondo inchino, venera l’altare con il bacio e si reca alla sede. Se lo preferisce, il sacerdote può rimanere all’altare: in questo caso lì si prepara anche il Messale. Allora il ministro o il sacerdote recita l’antifona d’ingresso.”

Di conseguenza la norma generale, ritengo, è abbastanza chiara. Nella maggior parte delle Messe il messale non va collocato prima della presentazione dei doni. Va sottolineato che il messale presuppone inoltre la presenza dei ministri necessari per il compimento delle procedure descritte.

In tutte le Messe papali pubbliche queste norme vengono seguite con grande precisione.

Le Messa a Santa Marta, tuttavia, sono meno formali: spesso non vi sono né assistenti né diaconi, e tutti i sacerdoti presenti concelebrano con il Santo Padre. La cappella è inoltre relativamente piccola, e non è stata concepita per questo tipo di uso.

Inoltre, i gruppi che assistono a questa Messa cambiano di giorno in giorno, ed arrivano solo poco prima che la Messa abbia inizio. Non è perciò semplice allestire un servizio regolare come accade nel contesto parrocchiale.

Dalle foto sembrerebbe che il Santo Padre usi spesso due messali, uno sul leggio vicino alla cattedra e un altro sull’altare. In questo modo, viene mantenuta chiaramente la distinzione fra le due parti che compongono la Messa.

Direi che se da un lato è chiaramente preferibile cercare di mantenere l’altare sgombro fino alla presentazione dei doni, in realtà le circostanze concrete di questa celebrazione quotidiana possono creare certi ostacoli nel metterlo in pratica.

Infine è importante ricordare che le modeste celebrazioni in questa cappella non intendono fornire un modello per il resto della Chiesa. Persino le ampie celebrazioni pubbliche del Papa, preparate in ogni dettaglio, devono tener conto della realtà delle svariate congregazioni che superano i 15.000. I maestri delle cerimonie papali, di conseguenza, devono talvolta trovare soluzioni non previste dai libri liturgici e allo stesso tempo rispettare la sacralità del rito.

Coloro che preparano le celebrazioni liturgiche in regolari contesti parrocchiali dovrebbero seguire la guida fornita dai testi liturgici approvati e da altri documenti ufficiali a livello universale, nazionale o locale.

[Traduzione dall’inglese a cura di Maria Irene De Maeyer]

***

I lettori possono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.org. Si chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono.

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Fr. Edward McNamara

Padre Edward McNamara, L.C., è professore di Teologia e direttore spirituale

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