Cure Palliative: un workshop al Gemelli

Domani pomeriggio, un incontro sull’attuazione della Legge 38/10. In mattinata la presentazione del libro “Sono vivo, ed è solo l’inizio: riflessioni filosofiche sulla vita e sulla morte”

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Per le Cure Palliative è stata in gran parte definita la cornice istituzionale e organizzativa lungo la quale le Reti di queste cure si devono sviluppare. La Legge 38/10, le Intese raggiunte in Conferenza Stato-Regioni e i numerosi provvedimenti regionali che le stanno recependo, hanno definito i requisiti per l’accreditamento delle strutture di assistenza ai malati in fase terminale e delle unità di cure palliative e della terapia del dolore con attenzione alla specificità pediatrica.

Ma quali sono le dimensioni strutturali e di processo che caratterizzano la Rete locale di cure palliative? La Rete sarà in grado di soddisfare contemporaneamente i numerosi requisiti? Il sistema tariffario di riferimento per le attività erogate dalla Rete di cure palliative riuscirà a superare le difformità attualmente presenti a livello interregionale? A queste delicate tematiche darà risposta Gianlorenzo Scaccabarozzi, Direttore del Dipartimento Interaziendale della Fragilità Asl/AO di Lecco e  Vice Presidente Commissione Nazionale Cure Palliative e Terapia del dolore Ministero della Salute, nel workshop “Cosa conoscere per gestire la Rete di Cure Palliative” in programma domani, venerdì 14 febbraio, ore 14 -18, presso l’Aula 715 del Policlinico Universitario A. Gemelli.

Il workshop è rivolto in particolare agli studenti del Master universitario di secondo livello di Alta Formazione e Qualificazione in Cure Palliative e agli studenti del Master di primo livello in Cure Palliative e Terapia del Dolore per professioni sanitarie diretti dal prof. Carlo Antonio Barone, Ordinario di Oncologia Medica all’Università Cattolica di Roma.

“Obiettivo del workshop – spiega la prof.ssa Adriana Turriziani, Dirigente Medico dell’Hospice Oncologico ‘Villa Speranza’ dell’Università Cattolica  e Coordinatrice dei due Master – è quello di illustrare la robustezza dell’impianto normativo per la creazione di strutture organizzative e di coordinamento, l’operatività di equipe multi professionali dedicate, l’unitarietà dei percorsi di cure domiciliari attraverso le Unità di Cure Palliative domiciliari, la continuità delle cure tra l’ospedale, il domicilio e l’hospice.”

Attivare la “Rete” delle cure palliative, individuare i percorsi di cura che siano in grado di integrare le esigenze cliniche dei pazienti e delle loro famiglie, in ogni ambito delle aree cliniche, è diventato di importanza cruciale. “Oggi ci sono tutti gli elementi di garanzia per il cittadino – prosegue Turriziani -. Basti pensare al valore della ‘dignità della vita fino alla fine’ contenuto nell’art.1 comma 2 della legge 38/10 e al concetto di ‘Rete Locale di Cure Palliative’ come struttura organizzativa, che pongono ‘la persona e la sua famiglia’ al centro di un intervento di cura individualizzato, olistico, multidisciplinare e multi professionale”. 

Nella mattinata il tema delle cure palliative sarà sviluppato in occasione della presentazione del libro diLaura Campanello“Sono vivo, ed è solo l’inizio”. Riflessioni filosofiche sulla vita e sulla morte, che si terràalle ore 11.00pressol’Aula 715del Policlinico Gemelli.Con l’Autrice interverranno il prof.Carlo Baronee la prof.ssaAdriana Turriziani.Si tratta di un volume, si legge nell’introduzione diLuciano Orsi, direttore scientifico della Rivista Italiana Cure Palliative, che permette di capire facilmente le interrelazioni fra psicologia, spiritualità e filosofia, integrandole con una lucida visione delle migliori pratiche palliative. Un libro da considerare indispensabile per chi si affaccia alle cure palliative ma molto utile anche per gli esperti che potranno disporre di uno strumento molto utile per la formazione dei più giovani ma soprattutto un libro prezioso per la cura della propria “anima esistenziale”.

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ZENIT Staff

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