Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina - Wikimedia Commons

A San Bartolomeo si fa memoria dei martiri del XXI secolo

Si rinnova il consueto appuntamento con la veglia promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, quest’anno presieduta dal cardinale Beniamino Stella

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Come ogni anno, nel cuore della Settimana Santa, la Comunità di Sant’Egidio fa memoria dei tanti cristiani che in numerosi luoghi del mondo sono fatti oggetto di persecuzioni, discriminazioni, privazione della libertà religiosa e della vita. Lo fa ricordando le vittime per nome e ripetendo le parole di papa Francesco: “Oggi, nel secolo XXI, la nostra Chiesa è una Chiesa di martiri”. Lo è stata in particolare, recentemente, in Yemen, Pakistan, Nigeria, Medio Oriente e in altri luoghi.
“Sono paesi in cui la mitezza disarmata e la testimonianza non violenta dei cristiani costituisce uno scandalo dinanzi alla violenza, alla corruzione, al terrore – si legge in una nota della Comunità di . Sono luoghi dove si muore perché si va a messa, dove chiese e scuole cristiane vengono bruciate, dove si è minacciati, intimiditi o uccisi perché si educano i giovani e si strappano alle bande criminali”.
“I testimoni della fede del XXI secolo sono donne e uomini che ci mostrano la forza di resistenza al male fino al dono della vita; cristiani che hanno ripetuto la testimonianza degli apostoli: “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”, prosegue il comunicato.
La Comunità di Sant’Egidio li ricorda con preghiere ecumeniche, a cui parteciperanno rappresentanti delle Chiese e delle Comunità cristiane di ogni confessione. A Roma, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, la celebrazione sarà presieduta dal cardinale Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero.

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ZENIT Staff

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