Lettura
Il Vangelo di oggi è al centro del Discorso della Montagna, aperto dalle Beatitudini e concluso nell’ammonimento a costruire sulla roccia. Così le tre immagini della giustizia, di cui il Padre si compiace, si collocano come mediazione tra l’ideale altissimo di una vita in cui si cerca soprattutto il regno dei cieli e l’invito a edificare pazientemente se stessi. Il segreto dell’elemosina è la discrezione e la delicatezza che non offendono il povero; si prega segretamente quando si entra nel Mistero e si esce rinnovati; il cammino nascosto del digiuno muove dalla moderazione nelle cose e arriva alla rinuncia di se stessi.
Meditazione
Tre sono le dimensioni proprie di ciascuno: Dio, uomo, terra. La prima si esprime nella preghiera, la seconda nella carità, la terza nella giustizia. L’equilibrio fra di esse forma nell’uomo la sapienza. L’apprendimento della sapienza, nell’ascolto paziente ed umile della Parola di Dio, costituisce la penitenza. Nessuna dimensione può fare a meno delle altre due, né si può sviluppare senza il loro contributo congiunto. L’elemosina ha senso compiuto quando prende le mosse dalla preghiera e trasforma in dono gratuito ciò a cui si è rinunciato attraverso il digiuno. Il digiuno lungi dall’essere una pratica ascetica fine a se stessa, ha come fine la condivisione attraverso l’elemosina, ma soprattutto si alimenta di un senso di adorazione di fronte alla disponibilità di tanti beni accolti come dono gratuito di Dio. La preghiera, infine, lungi dall’essere un compiacimento soprannaturale al termine di un soliloquio con Dio, consiste piuttosto nella contemplazione dei beni scaturiti dalla sua Bontà, verso un desiderio di condivisione senza misura (elemosina) unitamente ad un uso misurato e rispettoso di ogni realtà terrestre (digiuno). L’elemosina è frutto di una preghiera che insegna a non servirci di nulla e di nessuno, a servire invece di essere serviti. Il digiuno è capacità di prendere le distanze dalle cose del mondo per farne un’occasione di lode a Colui che gratuitamente dona. La preghiera è dialogo costante con il Dio della Creazione, che viene sempre incontro nella complessità delle situazioni e delle relazioni. Il primato sostanziale spetta sempre e solo alla preghiera, nel senso ignaziano della elezione, cioè del discernimento di quanto spazio vada dato, nel qui ed ora, all’adorazione, all’elemosina (condivisione) e al digiuno (rinuncia), affinché in ogni tempo e in ogni luogo si metta al primo posto la volontà concreta di Dio e la gloria della sua Persona.
Preghiera
Lo Spirito Santo ci introduca nel tuo segreto, Padre, per ricevere un cuore puro, uno spirito saldo e generoso e la nostra bocca si apra alla tua lode in Gesù Cristo, tua giustizia.
Agire
Poiché preghiera e digiuno oggi sono già previsti, farò un’elemosina diretta e motivata, nascosta ma significativa, evitando l’invio di sms o collegamento Internet.
Meditazione del giorno a cura di don Marco Simbola, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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Lasciatevi riconciliare con Dio — Meditazione quotidiana
Meditazione della Parola di Dio di Mercoledì 1 Marzo 2017, Le Ceneri