“Nella storia del Paese mai nessun Governo aveva fatto soffrire così tanto, per le sue azioni e omissioni”. Lo ha affermato presidente della Conferenza episcopale venezuelana (Cev), monsignor Diego Padrón Sánchez, vescovo di Cumaná, concludendo la prolusione che ha dato avvio sabato 7 gennaio all’assemblea plenaria dei vescovi venezuelani.
Come riferisce l’agenzia Sir, il presule ha sottolineato inoltre che nel 2016 la Chiesa “non ha cessato di offrire una visione realistica della situazione”, richiamando gli attori politici a pensare al bene del Paese piuttosto che a quello della propria parte e non cessando di chiedere alle autorità governative l’apertura di un canale umanitario, mettendo a disposizione le strutture della Caritas per la distribuzione di medicinali, “servizio che viene prestato solo su piccola scala”.
Mons. Sanchez afferma che il nuovo anno è iniziato per i venezuelani nel caos: “Viviamo una tragedia reale, di proporzioni storiche, che colpisce le persone, le comunità e le istituzioni, e non solo nel loro funzionamento, ma anche nelle loro radici più profonde”. Di questi giorni l’iniziativa del presidente Nicolás Maduro di lanciare il Carnet de la Patria, un razionamento dei generi di prima necessità peraltro quasi introvabili.
“Non tutto è perduto, però, se ci sarà una cittadinanza cosciente, attiva nella fede e nella speranza, capace di progettare e intraprendere nuove e migliori strade”, ha concluso mons. Sanchez. L’Assemblea dei vescovi e del laicato del Venezuela, che si concluderà oggi, ha anche lavorato a lungo sul ruolo dei laici nella Chiesa del Paese.
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Venezuela. Mons. Sanchez: "Nessun Governo ha mai fatto soffrire così il Paese"
Il presidente dei vescovi venezuelani afferma che il Paese sta vivendo “una tragedia di proporzioni storiche” e confida in “una cittadinanza cosciente” per il cambiamento