Due premi Nobel, il vicedirettore di Google, i presidenti delle Società di Filosofia Italiana e Internazionale, un Direttore di un Dipartimento del CNR, professori di Fisica, di Ottica, di Filosofia e di Astronomia di più parti del mondo, un membro del comitato Nobel, un teologo, un presidente della Società Europea di Fisica dell’Unesco, artisti, architetti, un direttore di un museo tattile in rappresentanza dell’Unione Ciechi e Ipovedenti ed anche un mago dell’illusionismo, si troveranno a Roma per presentare le proprie ricerche e discutere di Luce, quella che vediamo e quella che i nostri occhi non percepiscono.
Nel 2015, periodo temporale indicato dall’Unesco come “Anno Internazionale della Luce”, l’Istituto di Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum insieme alla Facoltà di Ingegneria dell’Università la Sapienza di Roma hanno organizzato nei giorni 3, 4 e 5 giugno la conferenza internazionale “Fiat Lux – Let there be light”.
Tra i promotori del convegno c’è anche la Cattedra Marco Arosio di Alti Studi Medievali, il Progetto STOQ (Science Theology and Ontological Quest), l’associazione Patrons of the Arts dei Musei Vaticani, la società LaerOptronics, la società SpectraPhysics e la società Crisel Instruments.
A sostenere e far conoscere il convegno anche la Società Internazionale di Ottica e Fotonica (SPIE).
Patrocinio scientifico da parte del Pontificio Consiglio per la Cultura, della Società Europea di Fisica, della Società Europea di Ottica, della Società Italiana di Ottica e Fotonica, della Società Italiana di Fisica, della Federazione Mondiale delle Società di Filosofia, della Società Italiana di Fotobiologia, dell’Associazione Italiana Ciechi e ipovedenti e della Institute of Electrical and Electronic Engineers (IEEE)
Nel presentare il convegno alla stampa, il prof. Eugenio Fazio della Facoltà di Ingegneria de la Sapienza,ha spiegato che non c’è contraddizione tra uomo e natura, l’uomo è parte integrante della natura, e nello stesso tempo non è solo forza di gravità e razioni chimiche è anche pensiero, coscienza, esperienza.
Con lo spirito di conciliare la fisica, la chimica, la matematica, con la filosofia, la teologia, la cultura umanistica, è nata la Conferenza Fiat Lux.
Padre Rafael Pascual, dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha spiegato il significato filosofico e teologico della luce che emerge dal buio.
Se nei testi sacri la luce è indicata come la manifestazione di Dio, il rifiuto di Dio è spiegato come il buio che opprime e congela l’umano.
L’astrofisico Marco Bersanelli ha spiegato che la luce che gli umani percepiscono dal sole e dalle stelle è solo lo 0,004 per cento della luce primordiale del cosmo.
Nonostante l’esistenza di quasi duecento miliardi di stelle della nostra galassia che è una di miliardi di galassie, l’energia luminosa è solo una piccola frazione della luce totale.
Bersanelli ha sostenuto che maggior parte della energia luminosa non viene dalle stelle. Il 90 per cento della radiazione luminosa viene da una luce primordiale, e di questa i nostri occhi riescono a captarne solo una piccola parte.
Il professor Alberto Diaspro, direttore del Dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia ha precisato che i nostri occhi percepiscono solo una piccola parte del reale.
Infatti non tutta la materia, le cellule, le sostanze, sono visibili.
Il prof. Diaspro ha raccontato come solo grazie a microscopi ottici è stato possibile vedere le macromolecole e cioè rendere visibile quello che era invisibile.
A questo proposito è interessante che alla conferenza parteciperà anche il Mago Silvan, proprio per spiegare come è possibile ingannare l’occhio attraverso tecniche di illusionismo.