La tradizionale cerimonia si è tenuta nella Piazza dei Protomartiri Romani all’interno della Città del Vaticano, che sicure fonti storiche indicano come il circo ideato da Caio Caligola, successivamene detto “neroniano”, al cui centro è ubicata Santa Maria in Camposanto Teutonico, l’antica schola francorum fondata da Carlo Magno.
Il Collegium Cultorum Martyrum fu fondato il 2 febbraio 1879 da M. Armellini, A. Hytreck, O. Marucchi ed E. Stevenson, insigni studiosi di antichità sacra, con lo scopo di promuovere il culto dei santi martiri e di incrementare e approfondire l’esatta storia dei testimoni della fede e dei monumenti ad essi collegati, fin dai primi secoli del cristianesimo.
Già nel 1904, il Collegium Cultorum Martyrum, divenuto sotto Giovanni Paolo II una Pontificia Accademia, iniziò a venerare liturgicamente i protomartiri romani che l’imperatore Nerone fece perseguitare e suppliziare ferocemente, con l’accusa di aver appiccato l’incendio a Roma nel luglio 64.
A eterna memoria di questa persecuzione, una lapide posta a ridosso del muro esterno di Santa Maria in Camposanto Teutonico ricorda che “questo suolo già villa e circo di Nerone oggi faro di luce nel mondo conquistarono con il sangue Duce l’Apostolo Pietro i primi martiri romani ascesi di qui moltitudine ingente per offrire a Cristo le palme del nuovo trionfo”.
Il rito è iniziato con la concelebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano.
Terminata la Santa Messa l’Arcivescovo, assistito da monsignor Pasquale Iacobone, Sacerdos della Pontificia Accademia, ha iniziato la processione con il SS. Sacramento che si è conclusa con la benedizione.
La Banda Pontificia ha curato l’esecuzione dei brani musicali, mentre quelli canori sono stati proposti dalla Corale di Sant’Anna diretta da don Gaetano Civitillo.