Il Pontefice ha poi voluto inviare un messaggio personale di cordoglio al vescovo di Nizza, mons. André Marceau, in cui parla di “cieca violenza” che per l’ennesima volta ha colpito il paese e causato numerose vittime, compresi bambini. “Condannando ancora una volta tali atti” – si legge nel testo a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin – il Santo Padre esprime “il suo profondo dolore e la sua vicinanza spirituale al popolo francese” e “affida alla misericordia di Dio tutti coloro che hanno perso la vita”.
Ribadendo poi la sua forte vicinanza al dolore delle famiglie che vivono il lutto, Bergoglio rivolge un pensiero ai feriti e a tutti coloro che hanno contribuito alle operazioni di salvataggio, chiedendo per essi il sostegno del Signore. Infine “implorando da Dio il dono della pace e dell’armonia”, il Papa invoca sulle famiglie delle vittime e su tutti i francesi “il beneficio delle benedizioni divine”.
Manifestando la sua costernazione, il presule ha sottolineato che “il ruolo della Chiesa è quello di portare conforto ai parenti delle vittime, a coloro che soffrono, offrire preghiere per tanti innocenti e tenere aperta una finestra che proietti luce su questi aspetti più oscuri dell’animo umano”. “Crediamo che la compassione e la consolazione siano un mezzo attraverso cui il cuore degli uomini sia toccato dall’amore” ha detto Marceau, “esortando a mantenere viva e vigile questa sensibilità, indispensabile per non cadere nel tranello di chi semina paura e morte”.
A tal riguardo, il vescovo di Nizza ha ammonito “a non lasciarsi sopraffare dall’odio, dal desiderio di violenza, di discriminazioni o da quello di chiuderci in noi stessi. Bisogna evitare a tutti costi questa deriva, attenzione che il nostro dolore non generi ciò che è all’origine di questi fatti”.
Nella diocesi francese, intanto, si stanno organizzando veglie di preghiera per raccogliere le “grida di dolore” di coloro che sono stati colpiti da questo orrendo attentato.