È partito ieri in Iran, mons. Vincenzo Paglia, per compiere una missione per sottolineare l’importanza della famiglia, speranza dell’umanità. Il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia vi resterà fino al prossimo 15 giugno. Ieri il presule ha incontrato la vice-presidente della Repubblica iraniana, Shahindokth Molaverdi che aveva fatto visita in Vaticano nel febbraio 2015.
In un comunicato dopo l’incontro – ripreso dalla Radio Vaticana – si sottolinea il comune impegno della Chiesa e dell’Iran in favore delle donne e della famiglia. Nel dialogo fraterno, si rileva, è stata “riconosciuta l’urgenza pressante di un lavoro fruttuoso in favore della famiglia” oggi minacciata da tanti fattori quali la guerra e la povertà. Mons. Paglia e la vice-presidente hanno messo l’accento in particolare sulle “persone più fragili della società umana: donne, bambini e anziani”. Non si è mancato di denunciare il calo demografico che riguarda ormai non solo le nazioni occidentali ma pure gli altri popoli.
Questo incontro, conclude il comunicato, è un “segno chiaro della collaborazione” tra Iran e Vaticano per “il bene dei più deboli, delle famiglie e dell’umanità intera”. Il presidente del dicastero per la famiglia visiterà domani la città santa di Qom dove interverrà alla conferenza al Centro studi delle donne della famiglia dal titolo “La famiglia, speranza dell’umanità”.
In un comunicato dopo l’incontro – ripreso dalla Radio Vaticana – si sottolinea il comune impegno della Chiesa e dell’Iran in favore delle donne e della famiglia. Nel dialogo fraterno, si rileva, è stata “riconosciuta l’urgenza pressante di un lavoro fruttuoso in favore della famiglia” oggi minacciata da tanti fattori quali la guerra e la povertà. Mons. Paglia e la vice-presidente hanno messo l’accento in particolare sulle “persone più fragili della società umana: donne, bambini e anziani”. Non si è mancato di denunciare il calo demografico che riguarda ormai non solo le nazioni occidentali ma pure gli altri popoli.
Questo incontro, conclude il comunicato, è un “segno chiaro della collaborazione” tra Iran e Vaticano per “il bene dei più deboli, delle famiglie e dell’umanità intera”. Il presidente del dicastero per la famiglia visiterà domani la città santa di Qom dove interverrà alla conferenza al Centro studi delle donne della famiglia dal titolo “La famiglia, speranza dell’umanità”.