Dall’11 al 13 novembre 2016, centinaia di migliaia di persone che hanno vissuto o che vivono in strada verranno da tutta Europa in pellegrinaggio a Roma ad una settimana dalla chiusura dell’Anno Santo. Nell’occasione saranno ricevuti in Vaticano da Papa Francesco l’11 novembre: una data non casuale, memoria di San Martino di Tours celebre per aver dato metà del suo mantello ad un mendicante. Il 13 novembre, poi, una Messa in piazza San Pietro. Per tutti i senza fissa dimora è poi in programma una grande veglia di preghiera presieduta dal cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione.
Ad organizzare la tre giorni è l’Associazione Fratello, che organizza e anima eventi con e per persone in situazione di esclusione sociale e di precarietà dal 2014. Dall’ottobre di quell’anno 150 persone della strada, provenienti dalla Francia, avevano vissuto con i loro accompagnatori un pellegrinaggio che si era concluso con un breve incontro con il Pontefice.
Questo evento giubilare – si legge in un comunicato di Fratello – “fa seguito sia alle parole pronunciate da Bergoglio appena eletto: ‘Quanto desidero una Chiesa povera per i poveri’, e poi all’appello profetico lanciato sempre dal Papa a Lampedusa e si colloca nell’anno della diakonia della Chiesa di Francia”. È un “tempo di pellegrinaggio e di incontro” con il Santo Padre – prosegue la nota – che “consentirà alle persone più fragili della nostra società, spesso in situazione di esclusione, di scoprire che il loro posto è nel cuore di Dio e al centro della Chiesa”.
Ad organizzare la tre giorni è l’Associazione Fratello, che organizza e anima eventi con e per persone in situazione di esclusione sociale e di precarietà dal 2014. Dall’ottobre di quell’anno 150 persone della strada, provenienti dalla Francia, avevano vissuto con i loro accompagnatori un pellegrinaggio che si era concluso con un breve incontro con il Pontefice.
Questo evento giubilare – si legge in un comunicato di Fratello – “fa seguito sia alle parole pronunciate da Bergoglio appena eletto: ‘Quanto desidero una Chiesa povera per i poveri’, e poi all’appello profetico lanciato sempre dal Papa a Lampedusa e si colloca nell’anno della diakonia della Chiesa di Francia”. È un “tempo di pellegrinaggio e di incontro” con il Santo Padre – prosegue la nota – che “consentirà alle persone più fragili della nostra società, spesso in situazione di esclusione, di scoprire che il loro posto è nel cuore di Dio e al centro della Chiesa”.