Pixabay CC0 - kloxklox_com, Public domain

La nostra fede senza perdite

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Gv 6,35-40

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Lettura
Il brano odierno ripropone la frase finale meditata ieri, la rivelazione cioè di Gesù che afferma di essere il pane della vita. In queste parole, che certamente hanno causato scandalo e turbamento tra i suoi contemporanei, Gesù rivela il senso autentico e finale della sua missione: salvare l’uomo e dargli vita, quella vera. Egli è il nostro nutrimento, e la volontà di Colui che lo ha mandato è non perdere nulla di quanto gli ha dato. È meraviglioso sapere di essere stati affidati da Dio Padre alle cure amorevoli del Figlio, grazie al quale riceveremo la sua stessa eredità, la Risurrezione.
Meditazione
Mangiare il pane del cielo equivale a  credere in Gesù come inviato del Padre e significa accettare la sua proposta di vita e di salvezza. Ma questa rivelazione è accompagnata dalla costatazione che la gente è incredula. Gesù, così, prosegue nell’insegnamento portando con insistenza l’attenzione sul Padre e lasciando comprendere come la sua sia una missione, un atto di obbedienza alla volontà di Colui che lo ha mandato. In questo modo, il tema del pane del cielo si amplia e tocca quello della volontà. Se il Figlio di Dio, con obbediente docilità, è venuto per compiere la volontà del Padre, la gente che può nutrirsi del pane di vita, cioè di Gesù, a maggior ragione sarà invitata ad entrare nella medesima volontà di bene. Questo è il cibo che dobbiamo cercare: fare la volontà del Padre che è nei cieli. La vita eterna inizia qui attraverso questo atto di fede umile e coraggioso. Le parole di Gesù continuano a scaldare il cuore perché rivelano una duplice volontà da parte di Dio Padre. La prima riguarda il compito affidato al Figlio Gesù: «che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno». La seconda riguarda noi: «che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno». Nel Padre nostro, Gesù ci ha consegnato l’invocazione: «Sia fatta la tua volontà». Quello che ci rivela nel brano odierno è che Lui per primo ha compiuto questa volontà rimettendo la sua nel desiderio del Padre. Affidati a mani così attente e premurose, proseguiamo nel cammino della vita con fiducia e generosità, certi che la promessa che ci attende è già attuata nel sacrificio di Cristo e ci accompagna alla vita eterna, alla vita dei risorti in Gesù.
Preghiera
Accompagna, Padre, questo mio giorno con la luce del tuo Spirito, affinché possa rimettere ogni mia scelta nella tua volontà e compierla con fiducia e serenità. Sono certo che mi farai partecipe della tua risurrezione: donami di impegnarmi nel quotidiano con scelte coerenti perché fedeli.
Agire
Mangio il pane della vita con più fede, credendo in Gesù, Figlio di Dio, mandato dal Padre. Mi nutro di Lui riscoprendo il desiderio di riconoscere e fare la sua volontà.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, Arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione