“Attraverso la Bibbia, Dio indica la base solida e l’orientamento sicuro per il comportamento umano”. Così il card. Gerhard Ludwig Müller, nel discorso pronunciato lunedì 4 aprile per l’apertura dei lavori dell’assemblea plenaria annuale della Pontificia commissione biblica, di cui è presidente.
“Conoscere Dio come Padre di tutti, scoprire i compiti che ci ha affidati e agire consapevoli della nostra responsabilità nei suoi confronti – ha raccomandato il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, come riporta l’Osservatore Romano – è uno degli atteggiamenti fondamentali di una antropologia e morale biblica”.
Tuttavia oggi, ha avvertito il porporato, “nella mentalità di molti si fa strada la convinzione che la realizzazione dell’uomo deve essere attuata in maniera autonoma, senza riferimento a Dio e alla sua legge”. Un approccio che nasce dall’errore di considerare la libertà dell’uomo inconciliabile con la legge di Dio, la quale invece “garantisce” la libertà, soprattutto con l’incarnazione del figlio Gesù, che è “sintesi della perfetta libertà nell’obbedienza totale”. Del resto, ha concluso il cardinale, “la funzione originaria del decalogo non è abolita dall’incontro con Cristo, ma condotta alla pienezza”.
I lavori, che approfondiscono tematiche di antropologia biblica, proseguiranno fino a venerdì 8 aprile. Martedì 5 aprile è giunto ai partecipanti il saluto e l’incoraggiamento di Papa Francesco.
Foto: Catholic Church England and Wales
Card. Müller: "La legge di Dio non lede, ma garantisce la libertà dell'uomo"
Il Cardinale presidente ha aperto la plenaria della Pontificia commissione biblica, che terminerà l’8 aprile. Giunto anche il saluto e l’incoraggiamento del Papa