Dopo i partecipanti all’affollatissima “Manif pour tous” di domenica scorsa, anche i vescovi francesi gioiscono per il rinvio annunciato dal Governo di non presentare almeno per il 2014 il progetto di legge sulla famiglia.
Tuttavia, non mancano i dubbi e le critiche. In una dichiarazione pubblicata oggi sul sito della Conferenza episcopale e ripresa dall’agenzia Sir, mons. Bernard Podvin, portavoce dei presuli d’Oltralpe, domanda infatti:“Di che cosa si tratta? Di un rinvio o di un ritiro? Di un rinvio a causa del calendario elettorale o di una presa di coscienza che il patto sociale non deve essere toccato quando si affrontano in profondità queste questioni?”.
“Non si può legiferare opponendo i francesi ai francesi”, esclama il presule. E ricorda che “la procreazione, la vita nascente, il fine-vita mettono in discussione ciò che l’uomo ha di più prezioso e di più fragile”.
Dunque, afferma mons. Podvin a nome dei vescovi di Francia, “è profondamente legittimo che i cittadini si esprimano e li si ascolti”. Inoltre – conclude – “si smetta allora di ferire qualificando come ‘bigotti’ dei cittadini a pieno titolo! Ci sono tra loro numerosi giovani adulti”.