Un itinerario di riflessione personale e comunitaria, quello cui la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica dà inizio con la Lettera “Rallegratevi”, pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana, mentre si va verso il 2015, Anno che la Chiesa dedica alla vita consacrata. Si tratta di una Lettera circolare indirizzata ai consacrati e alle consacrate (la prima di una serie di pubblicazioni in preparazione a questo speciale Anno), che intende invitare a un confronto tra Vangelo e Vita a partire dal Magistero di Papa Francesco, che esorta i religiosi a “svegliare il mondo”. Una parola che interroga e sospinge, quella del Pontefice, convinto che “la gioia, quella vera, è contagiosa”.
“Nella finitudine umana, nel limite, nell’affanno quotidiano – spiega suor Nicla Spezzati, sottosegretario del Dicastero vaticano, rifacendosi all’Esortazione apostolica Evangelii gaudium di Francesco – i consacrati e le consacrate vivono la fedeltà, dando ragione della gioia che li abita, diventano splendida testimonianza, efficace annuncio, compagnia e vicinanza per donne e uomini che con loro abitano la storia e cercano la Chiesa come casa paterna”.
La gioia, infatti, “non è inutile ornamento, ma è esigenza e fondamento della vita umana – si legge nella Lettera –. Nell’affanno di ogni giorno, ogni uomo e ogni donna tende a giungere e a dimorare nella gioia con la totalità dell’essere. Nel mondo spesso c’è un deficit di gioia”. I religiosi non sono pertanto chiamati “a compiere gesti epici né a proclamare parole altisonanti, ma a testimoniare la gioia che proviene dalla certezza di sentirci amati, dalla fiducia di essere dei salvati”.