Daily meditation on the Gospel

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Vegliate in ogni momento pregando

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 21,25-28.34-36

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Lettura

Siamo arrivati alla prima domenica di Avvento. Geremìa annuncia l’intenzione di Dio di realizzare “le promesse di bene”, ossia di inviare il Salvatore che dovrà nascere dalla discendenza di Davide. Egli ristabilirà “la giustizia sulla terra”, salverà gli uomini dal peccato e li riconcilierà con Dio. Il ricordo del Natale del Signore deve essere vissuto nell’attesa vigilante che si compirà la beata speranza e arriverà il nostro Salvatore Gesù Cristo. Il Signore è venuto, viene e verrà. Bisogna ringraziare, accogliere, attendere. Se esce da quest’orbita, la vita del cristiano fallisce.

Meditazione

Iniziando l’Avvento con la lettura del Vangelo (Lc 25-28.34-36), che parla della fine del mondo e della seconda venuta del Signore nella parusìa, la Chiesa non intende spaventare i suoi figli, ma ammonirli che il tempo passa, la vita terrena è provvisoria: meta della speranza e dei desideri non può essere la città terrena, ma la città celeste. Se il mondo attuale è sconvolto da guerre, disordini, sbandamenti di idee, depravazione dei costumi, tutto questo deve essere un avviso: ripudiando Dio l’uomo perisce, solo da Lui può essere salvato. La Chiesa mira a suscitare nei cuori il desiderio e il bisogno della salvezza, l’anelito verso il Salvatore. Invece di lasciarsi sommergere e travolgere dalle vicende terrene, occorre dominarle e viverle in vista della venuta del Signore. «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso». Bisogna invece “vegliare pregando” in ogni momento e avvalersi del tempo per progredire nell’amore verso Dio e verso il prossimo, che è il cuore del messaggio di Gesù. La santità che il Salvatore è venuto a portare sulla terra deve germinare e crescere nel cuore del cristiano e dilagare nel mondo. È questo l’augurio e l’esortazione di san Paolo (1Ts 3,12-4,2) nella seconda lettura: «Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra di voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi».

Preghiera

«Fa’, o Signore, che la fine del mondo mi trovi tale che la mia vita sia nei cieli. Allora per me si realizzerà la presenza della sapienza, la presenza della virtù e della giustizia, la presenza della redenzione; infatti tu, o Cristo, sei morto una sola volta per i peccati del popolo, allo scopo di riscattare ogni giorno il popolo dai suoi peccati» (sant’Ambrogio).

Agire

Impegniamoci oggi a seguire attentamente la liturgia, che in questo tempo di Avvento ci chiama alla conversione, a cambiare il nostro stile di vita, facendoci guidare dall’amore di Gesù Bambino che nasce povero in una grotta, pur essendo il creatore del cielo e della terra.

Meditazione del giorno a cura di mons. Michele De Rosa, Vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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