Don Oreste Benzi è più vicino agli altari. Secondo quanto riferito dall’agenzia SIR, per il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII è stata avviata la causa di beatificazione ad opera della Congregazione per le Cause dei Santi, con il nulla osta trasmesso dal prefetto, il cardinale Angelo Amato, al vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi.
Una volta ricevuto il parere positivo della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, il vescovo potrà avviare il processo diocesano di beatificazione.
“Abbiamo il cuore pieno di gioia – ha dichiarato Giovanni Ramonda, successore di don Benzi alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII-. Un importante riconoscimento della Chiesa che ci spinge a impegnarci ancora di più nel vivere quell’amore di Gesù e ai poveri che don Oreste ci ha trasmesso con l’insegnamento ma sopratutto con la vita”.
Postulatrice della causa è la teologa Elisabetta Casadei, che ha inoltrato la richiesta formale lo scorso ottobre. La richiesta è stata sostenuta da 9 cardinali, 52 vescovi e numerosi movimenti ecclesiali tra cui la stessa Comunità Papa Giovanni XXIII, sulla scorta di una serie di ricerche durate un anno, sulla “fama di santità” del sacerdote romagnolo.
Don Oreste Benzi (1925-2007), ordinato presbitero nel 1949, dedicò gran parte del suo apostolato ai giovani, dapprima come insegnante di religione, poi, nel recupero da ogni forma di devianza ed emarginazione sociale, dalla tossicodipendenza alla prostituzione, dalla disabilità alle ragazze madri.
Dopo aver fondato nel 1973, la Comunità Papa Giovanni XXIII, don Benzi divenne uno dei più popolari sacerdoti italiani, in particolare per il suo impegno a favore degli ultimi, “coloro ai quali nessuno pensa. E se ci pensa, pensa male”, come lui stesso amava dire.