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Poeti dell’Argentina, Colombia, Italia ed Spagna, finalisti del Premio Fernando Rielo di Poesia Mistica

Il vincitore/trice si conoscerà il 13 dicembre a New York – Comunicato stampa della “Fundación Fernando Rielo”

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Alla sua XXXVIIIª edizione, sono risultati finalisti del Premio Mondiale Fernando Rielo di Poesia Mistica cinque poeti e cinque poetesse provenienti da Argentina, Colombia, Italia ed Spagna, scelti tra 226 poemi di 28 paesi. Le dieci opere, nove scritte in lingua spagnola ed una scritta in inglese, concorreranno per il premio finale il 13 dicembre all’Instituto Cervantes, a New York. I poeti finalisti e le loro opere sono:
Bocanegra, Antonio (Cádiz, España): La luz con que me alumbro
Bothe, Theresia Maria (Sicilia, Italia): That is all
Elvira Vallejo, Pilar (Madrid, España): En voz alta
Escrivá Vidal, Desamparados (Tarragona, España): Desnudando el alma
Galán García, María del Pilar (Valladolid, España): La nada ¡qué frío!
Galliano, Marcelo (Buenos Aires, Argentina): Manzano entre los árboles
Guerrero Collazos, Adela (Cali, Colombia): Contigo todo
Martín de las Mulas Baeza, Antonio (Medellín, Colombia), Viernes Santo
Matiussi, Fernando Raúl (Tucumán, Argentina): En el nombre del hijo
Sánchez Robles, Miguel (Murcia, España), Tanta tristeza
Il premio, per opere inedite sia in spagnolo che in inglese, consiste in 7.000 euro e nella pubblicazione dell’opera. Nel suo lungo cammino, in questi 36 anni, è stato assegnato in ambiti prestigiosi come l’ONU; l’UNESCO; il Senato francese e il Campidoglio romano. In questa occasione, come l’anno scorso, sarà proclamato all’Instituto Cervantes, a New York. Ogni anno conta con l’appoggio di un nutrito Comitato d’Onore composto da accademici della Lingua, della Storia e delle Scienze Morali e Politiche, come pure da scrittori, poeti, ispanisti e rettori universitari.
La necessità della poesia nel mondo attuale e della poesia mistica in particolare, fu espressa da Fernando Rielo nel 1985, in un suo discorso davanti all’UNESCO: “la poesia è la forma di una cultura che passa attraverso una spiritualità che non può essere corrotta; privata di questo passaggio, non può darci il frutto della pace. (…) la cultura è sapienza che eleva a sistema le intuizioni della vita. Il suo linguaggio, la poesia; il suo frutto, la pace.”
Il carattere ecumenico del premio ha fatto sì che sia stato ottenuto da poeti di diverse confessioni, cristiane in maggioranza, ma anche non cristiane, dimostrando la capacità della poesia mistica di unire culture e religioni.

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ZENIT Staff

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