Pietro Parolin, GMG 2016 / © CCEW - Mazur/Catholicnews.Org.Uk, CC BY-NC-SA 2.0

Russia: “Contribuire a una migliore comprensione reciproca”

Intervista del cardinale Pietro Parolin con la rivista “Il Regno” / 3

Share this Entry

“Oggigiorno vengono spesso sottolineate le differenze tra vari paesi occidentali e la Russia, come se fossero due mondi differenti”, “due poli opposti”. Lo osserva il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nell’intervista con il mensile “Il Regno”, nella quale lancia un invito ad approfondire una “migliore comprensione reciproca”.
Dopo la sua visita in Bielorussia (nel marzo 2015) e in Ucraina (nel giugno 2016), il “numero 2” della Santa Sede si recherà ad agosto in Russia. Questo nuovo viaggio non deve sorprendere. Infatti, “l’attenzione della Santa Sede verso l’Est europeo non è di oggi, ma è di lunga data, e non è mai venuta meno, nemmeno negli anni più bui”, così spiega Parolin, il quale aggiunge: “Essa ha sempre ritenuto importanti i rapporti e le relazioni con l’Europa orientale e con la Russia nelle diverse fasi della storia”.
“La sfida è quella di contribuire a una migliore comprensione reciproca tra quelli che rischiano di presentarsi come due poli opposti”, continua Parolin, il quale avverte che “lo sforzo di capirsi a vicenda non significa accondiscendenza dell’uno alla posizione dell’altro, ma piuttosto un paziente, costruttivo, franco e, al tempo stesso, rispettoso dialogo”.
Per la Santa Sede, spiega il porporato, “la questione della pace e della ricerca di soluzione alle varie crisi in corso dovrebbe essere posta al di sopra di qualsiasi interesse nazionale o comunque parziale. Qui non ci possono essere né vincitori né vinti”.
“La diplomazia della Chiesa cattolica è una diplomazia di pace”, che “non ha interessi di potere” e “non cerca per sé nulla”, ma è “un tentativo umanamente difficile ma evangelicamente imprescindibile, affinché mondi vicini tornino a dialogare e cessino di farsi dilaniare dall’odio prima ancora che dalle bombe”, così spiega Parolin, che sottolinea l’importanza dei gesti. “Dobbiamo — ha esortato — porre gesti concreti, segni che siano alla sorgente della possibilità di vivere assieme. Porre gesti e chiedere gesti.” (pdm)

Share this Entry

Anne Kurian-Montabone

Laurea in Teologia (2008) alla Facoltà di teologia presso l'Ecole cathedrale di Parigi. Ha lavorato 8 anni per il giornale settimanale francese France Catholique" e participato per 6 mese al giornale "Vocation" del servizio vocazionale delle chiesa di Parigi. Co-autore di un libro sulla preghiera al Sacro Cuore. Dall'ottobre 2011 è Collaboratrice della redazione francese di Zenit."

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione