I capi e i rappresentanti delle tredici Chiese e denominazioni cristiane di Gerusalemme hanno espresso il loro timore “per ogni variazione dello Status Quo”, ossia l’insieme di regole per la gestione dei Luoghi Santi della Terra Santa che garantiscono libertà di accesso e di culto ai fedeli delle diverse comunità religiose. Lo riferisce oggi, giovedì 20 luglio 2017, l’agenzia Fides.
Nel testo, i firmatari esprimono inoltre “seria preoccupazione” per la nuova spirale di tensione e di violenze registrata intorno alla Spianata delle Moschee nella Città Vecchia di Gerusalemme.
La dichiarazione è stata firmata tra gli altri dal patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, Teophilos III, dall’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, e dal Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton.
“Ogni minaccia alla continuità dello Status Quo può portare a conseguenze gravi e imprevedibili, che dovrebbero essere le meno auspicabili nel presente clima di tensione religiosa”, avvertono i capi delle Chiese gerosolimitane.
La dichiarazione manifesta anche apprezzamento per la “permanente custodia della Moschea di al Aqsa e dei Luoghi santi di Gerusalemme e della Terra Santa dal parte del Regno hascemita di Giordania, che garantisce a tutti i musulmani il diritto di accedere liberamente e di praticare liberamente il proprio culto nella Moschea di al Aqsa, secondo il vigente Status Quo”. (pdm)
Gerusalemme / Pixabay CC0 - IrinaUzv, Public Domain
Terra Santa: i cristiani per il mantenimento dello Status Quo
Dichiarazione dei capi delle Chiese e delle comunità cristiane di Gerusalemme