Daily meditation on the Gospel

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Grati perché amati — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Giovedì 13 Luglio 2017, Feria della XIV Settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
La storia di “Giuseppe venduto dai fratelli” ci porta alla nostra realtà: siamo fratelli, con Gesù e tra di noi. Nonostante la sofferenza, Giuseppe fa una lettura salvifica della sua storia: Dio ha trasformato in cammino di salvezza un gesto peccaminoso. La predicazione degli apostoli riprende e continua l’annuncio del Regno dei cieli fatto da Gesù e dal Battista. Tale annuncio viene fatto con la parola, con le azioni di bene e con la testimonianza.
Meditazione
La prima lettura ci chiede di fare una lettura di fede della nostra vita, per essere in grado di vedere l’azione di Dio nella nostra quotidianità, come ha fatto Giuseppe. In caso contrario, il nostro cuore si indurisce e non siamo più in grado di provare compassione, né per noi né per gli altri. Nel Vangelo continua il Discorso missionario, e troviamo l’insistenza sulla gratuità. Tutto abbiamo ricevuto da Dio; e lo abbiamo ricevuto gratuitamente: per amore, e non perché noi siamo buoni. Gli inviati di Dio non cercano la propria gloria. Il disinteresse è certamente la prova più grande della bontà della causa che essi promuovono. Il missionario vive la gratitudine perché ha sperimentato profondamente di essere amato; per questo Gesù vuole che non si chieda nulla, e che non si prenda nulla per il viaggio. La motivazione è questa: il regno dei cieli viene annunciato ai poveri, e quindi può essere annunciato in modo credibile solo da coloro che dimostrano di averlo già accolto nella propria vita diventando poveri. Gesù, per arricchirci, si è fatto povero. La povertà e il distacco dalle preoccupazioni materiali sono la dimostrazione che si è capito e accettato il Vangelo della paternità di Dio. Il missionario deve presentarsi agli uomini spoglio e umile, come è richiesto a chi vuol annunciare in modo coerente i contenuti del discorso della montagna. Come è bello credere, amare e vivere in una Chiesa che si propone come “Madre di Tenerezza”, che sa prendersi a cuore chi è in ricerca per far dilatare il cuore nella pienezza della sua Beatitudine. Là dove si sperimenta la tenerezza della Misericordia,  del sostegno e dell’incoraggiamento fiducioso, lì sgorga dal cuore il grazie più vero. La Misericordia e la gratuità ci spingono ad entrare nella fresca logica della gratitudine. Questo è il grande miracolo della nostra vita: sentirci profondamente grati perché amati.
Preghiera
Ti ringrazio, Dio dei cieli, per la straordinaria grazia di potere stare di fronte a te. Grazie per avermi mandato lo Spirito Santo e di avermi colmato dei suoi doni. Grazie per l’amore e la gioia, la pace e la pazienza, la bontà e l’autocontrollo. Grazie per la Parola di oggi. Ti ringrazio per la gioia di totale resa a te.
Agire
Oggi, invece di scaricare, con tristezza e con le chiacchere, le colpe sulle spalle degli altri, voglio farmene carico io. Solo così diverrò un costruttore di vera fratellanza.
Meditazione del giorno a cura di padre Celeste Cerroni, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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