Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco riceve in Udienza gli studenti e i responsabili del “Theologisches Studienjahr” dell’Abbazia della Dormizione della Beata Vergine Maria a Gerusalemme. Pubblichiamo di seguito il saluto che il Santo Padre rivolge ai presenti nel corso dell’Udienza:
Saluto del Santo Padre
Cari amici,
sono lieto di accogliere tutti voi, studenti e responsabili del “Theologisches Studienjahr” dell’Abbazia della Dormizione della Beata Vergine Maria a Gerusalemme. A causa dell’attuale pandemia, quest’anno, per la prima volta, il programma di studio non può svolgersi in Terra Santa, ma è ospitato presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo a Roma. In questo modo la provvidenza divina ci ha concesso questa occasione di incontrarci in Vaticano. Lo Studienjahr è un’opportunità per studenti di teologia cattolica e protestante di conoscere i luoghi biblici e di incontrare le Chiese orientali, nonché il mondo ebraico e quello islamico. Anche se quest’anno non potete vivere l’esperienza in Terra Santa, trovandovi quasi in “esilio” – come lo definisce Padre Schnabel –, lo studio approfondito della Sacra Scrittura, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso restino sempre una caratteristica distintiva del vostro programma. Sono convinto che anche Roma vi offrirà varie possibilità in ordine a tale obiettivo.
Come giovani che studiano teologia, per i vostri coetanei e gli uomini e le donne di oggi siete testimoni dell’importanza di Dio nella vita e della pienezza che dona una fede vissuta. Sarà vostro compito di entrare in dialogo con un mondo dove sembra esserci sempre meno posto per la religione. Compito che condividiamo con tutti i credenti delle diverse religioni sapendo che rendere presente Dio è un bene per le nostre società. Siamo convinti che le religioni offrono un prezioso apporto per la costruzione della fraternità e per la difesa della giustizia nella società. E d’altra parte riteniamo che quando, per vari motivi, si vuole estromettere Dio dalla società, si finisce per adorare degli idoli, e ben presto l’uomo smarrisce sé stesso (cfr Enc. Fratelli tutti, 271; 274).
Auspico che questo “Theologisches Studienjahr” sia una tappa importante nel vostro cammino formativo, spirituale e umano e che dopo questo “esilio” avrete presto la possibilità di conoscere da vicino la “terra promessa”, i luoghi santi della Bibbia. Celebrando fra una settimana il Santo Natale, in spirito saremo tutti pellegrini presso la grotta di Betlemme. L’Emmanuele vi riempia della sua gioia e pace, e vi renda veri testimoni del Dio-con-noi. Il Signore benedica e custodisca voi e tutti i vostri cari. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me.