Don Pigi e Papa Francesco - Foto © www.cellule-evangelizzazione.org

Dolore per la perdita di Don Pi.Gi.: Nella gioia e nel dolore…

Comunicato della comunità parrocchiale di Sant’Eustorgio a Milano

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La comunità parrocchiale di Sant’Eustorgio a Milano, insieme al suo parroco don Giorgio, a don Adam e al diacono Filippo rende noto che Monsignor PierGiorgio Perini ha lasciato la vita terrena alle 5.30 di oggi, 19 novembre 2020

Due sentimenti sono presenti da questa mattina nella vita della parrocchia di Sant’Eustorgio: la gioia dell’incontro con Gesù, che da molti anni la accompagna e caratterizza, e il dolore per la perdita di uno dei suoi testimoni più efficaci e instancabili.

Monsignor Pier Giorgio Perini, da tutti conosciuto come don Pi.Gi., si è spento oggi all’alba.

Lunga e ricca di fede la sua vita, è difficile trovare i momenti più importanti della sua esistenza, nella quale tutti i suoi 91 anni sono stati ricolmi di Spirito Santo che ha abbondato nel suo passaggio su questa terra e ha elargito doni a lui e a chiunque lo abbia incontrato.

Moltissime le persone che si dicono grazie a lui salvate e ricondotte “all’ovile”, tantissimi si chiedono cosa ne sarebbe stato della propria vita se non lo avessero incontrato. È stato un padre spirituale e adottivo per chiunque ne venisse in contatto e il suo seguito enorme ne è testimone.

La sua visione della parrocchia da gigante addormentato a parrocchia in fiamme si è compiuta, grazie alla preghiera incessante, l’Adorazione Eucaristica, l’adesione totale al Vangelo, la propria conversione pastorale, illuminata dall’azione potente dello Spirito Santo e coinvolgendo moltissimi laici, evangelizzati e formati dal suo entusiasmo.

Le cose da ricordare sono infinite: è stato fondatore e presidente dell’Organismo Internazionale di Servizio delle Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione, che nel 2015, è stato riconosciuto dal Pontificio Consiglio per i Laici e celebrato da Papa Francesco, che in quella occasione riconobbe il suo carisma, da condividere con la sua comunità, volto a trasformare: “La comunità parrocchiale in famiglia, in cui si ritrova la ricca e multiforme realtà della Chiesa”.

Come non ricordare che solo un anno fa, il 18 novembre 2019, il Santo Padre ci ha riabbracciati, sempre in aula Paolo VI, per il trentesimo anniversario dell’istituzione delle Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione, oltreché per i 65 anni di sacerdozio di don Pi.Gi e per il compimento dei suoi 90 anni. In quell’occasione il Papa ci ha detto: “La fecondità del vostro impegno si riflette nella moltiplicazione delle cellule che ormai sono presenti in tante parti del mondo”. Ecco il carisma di don Pi.Gi. donato a lui e mai tenuto per sé, ma condiviso con i cinque Continenti della Terra.

L’ultimo appuntamento è stato il 9 novembre scorso, giorno in cui è iniziato il secondo Forum internazionale organizzato dall’Organismo. Avrebbe voluto dare il benvenuto a tutti i partecipanti reali e virtuali, ma non è stato in grado di farlo e per lui lo ha fatto don Paolo Fenech, Vicepresidente dell’Organismo.

Da lì una lenta ma inesorabile discesa, accudito e sostenuto nella preghiera dai suoi “figli” spirituali che incessantemente lo hanno accompagnato, senza lasciarlo mai solo.

Di seguito alcune parole scritte da don Pi.Gi. nel suo testamento spirituale, che siamo certi non andranno perdute, ma seminate ovunque per raccogliere ancora …

“Negli anni del mio Sacerdozio nella Parrocchia di San Marco in Milano, dove ho incontrato l’accoglienza di famiglie affascinate dalla visione di una Chiesa Conciliare che si realizzava con tutta la nostra passione, di giorno in giorno sotto i nostri sguardi carichi di stupore; sono poi stato chiamato a guidare la parrocchia di Sant’Eustorgio, grembo di una nuova visione: quella di una parrocchia in fiamme, così come la Grazia dello Spirito Santo l’ha saputa davvero trasformare”.

E ancora: “Mi sono fatto travolgere dal fiume impetuoso della Grazia che, traboccando di cuore in cuore, di famiglia in famiglia, di parrocchia in parrocchia, raggiungeva ancora gli estremi confini della terra con un annuncio rinnovato nell’entusiasmo di chi vivendolo trasmetteva l’amore del Vangelo di Gesù: un dono tanto grande da non passare inosservato alla Santa Sede, che mi chiamava a dare un’identità giuridica all’esperienza delle Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione. Questa diventava così strumento affinché quel carisma che aveva animato la parrocchia di Sant’Eustorgio insieme a molte altre, continuasse ad essere elargito dalla Chiesa come dono dello Spirito di Cristo ad ogni battezzato chiamato a interpretarlo nella concretezza della vita con un annuncio intelligente e credibile”.

E continua: “In famiglia e in parrocchia, nella fraternità dei molti sacerdoti e laici con cui ho vissuto la comunione di vita a partire da quella Eucaristica. Ovunque a Milano e nel mondo ho avuto attestazioni di un affetto superiore al merito: ve ne ringrazio”.

A noi che restiamo orfani un invito accorato: “ Fate di tutto per comunicare la vostra fede, affinché cresca in voi e attraverso di voi in tutti i fratelli che Dio mette sul vostro cammino quotidiano: in famiglia, al lavoro, nello svago. Siate costanti nella preghiera e premurosi nel servizio amorevole e sincero e così sarete testimoni credibili dell’Amore che vi ha chiamati”.

Un richiamo, infine, a tutti: “Sostenete sempre i vostri parroci, in comunione con i Vescovi delle vostre Diocesi e con il nostro amatissimo Papa Francesco, affinché ogni vostra parrocchia sia segno e strumento di una fede vivificata dallo Spirito Santo e vivificante per la potenza dello Spirito del Risorto che lasciandoci il Mandato cui abbiamo risposto, ci assicura di essere con noi sempre, fino all’ultimo giorno. Siate Santi dunque e senza paura, ma carichi di gioia, celebrate e vivete l’Eucarestia!”.

Sono parole che scuotono, che non ci lasciano indifferenti e che abbiamo l’onore e l’onere di preservare e portare avanti. Solo con il nostro agire sui Suoi passi renderemo gloria a Dio per la sua infinita Misericordia e per la vita di don Pi.Gi. che ci ha lasciato una eredità immensa e una responsabilità che sta a noi capire, curare e condividere.

Chi lo vorrà potrà dare l’ultimo saluto a don Pi.Gi. nella giornata di domani, venerdì nella Basilica di Sant’Eustorgio, che resterà aperta tutto il giorno.

È prevista, inoltre, la recita del Santo Rosario domani sera a partire dalle 20.

I funerali si svolgeranno sabato mattina 21 novembre alle 11 nella sua tanto amata Basilica.

Per la situazione pandemica attuale sono previsti ingressi per duecento persone. Sul sagrato antistante si potrà ascoltare la Santa Messa in audio.

Si potrà essere presenti alla funzione religiosa anche via streaming sul canale YouTube, santeustorgio.

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ZENIT Staff

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