All’incontro internazionale “Nessuno si salva da solo”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, parteciperà anche il patriarca Bartolomeo I insieme a rappresentanti di Islam, ebraismo e buddismo – Previsto un videomessaggio di Ursula von der Leyen – Verranno ricordate le vittime della pandemia e di tutte le guerre – Alla fine la firma di un comune appello di pace Martedì 20 ottobre
Roma sarà la “capitale della pace” con l’incontro internazionale Nessuno si salva da solo-Fraternità e Pace, il trentaquattresimo promosso dalla Comunità di Sant’Egidio nello “spirito di Assisi”, dopo la storica giornata voluta da Giovanni Paolo II nel 1986. L’evento, che si svolgerà a partire dalle 16, vedrà riunite le grandi religioni mondiali insieme ad autorevoli rappresentanti delle istituzioni.
In un momento difficile della storia, a causa della pandemia ma anche per le guerre vecchie e nuove in corso – come quella che dura da dieci anni in Siria o l’ultima nel NagornoKarabakh – dal cuore dell’Europa si offrirà al mondo un solenne momento di riflessione, di preghiera e di incontro: un messaggio di speranza per il futuro nel nome del bene più grande, che è quello della Pace. Dopo le preghiere delle diverse religioni in luoghi distinti (i cristiani nella basilica dell’Ara Coeli con la presenza del Papa, di Bartolomeo I e delle diverse Chiese ortodosse e protestanti), alle 17.15 i leader religiosi si ritroveranno insieme nella piazza del Campidoglio per la cerimonia finale.
Dopo l’arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prenderanno la parola il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi e, con un videomessaggio, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Saranno quindi ascoltati gli interventi dei leader e rappresentanti delle religioni: il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, il rabbino Capo di Francia, Haim Korsia, il segretario generale del Comitato Superiore della Fraternità Umana (Islam), Mohamed Abdelsalam Abdellatif, il buddista Shoten Minegishi e, a conclusione, Papa Francesco. Seguirà un minuto di silenzio in memoria delle vittime della pandemia e di tutte le guerre e la lettura dell’appello di pace 2020, che verrà consegnato da un gruppo di bambini agli ambasciatori e ai rappresentanti della politica nazionale (presenti tra gli altri anche i ministri dell’Interno e degli Esteri italiani, Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio) e internazionale.
Alla fine Papa Francesco, insieme a tutti i leader religiosi, accenderà il candelabro della pace. All’evento, per le misure anti-Covid in atto, potrà partecipare in presenza solo un numero limitato di persone, ma sul sito della Comunità di Sant’Egidio www.santegidio.org sono aperte le iscrizioni per seguire l’incontro in streaming, da tutto il mondo, in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco e giapponese.