Benedizione dei Palli e Celebrazione Eucaristica nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (29/06/2020) - Foto © Vatican Media

Il Papa chiama profeti e san Francesco risponde

Una riflessione di p. Pietro Messa, ofm sull’omelia di papa Francesco pronunciata in occasione della solennità dei santi Pietro e Paolo

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La profezia è stata una delle parole chiave che papa Francesco ha condiviso nell’omelia della solennità dei santi Pietro e Paolo. Dopo aver illustrato la figura dei due apostoli ha affermato che “la profezia nasce quando ci si lascia provocare da Dio: non quando si gestisce la propria tranquillità e si tiene tutto sotto controllo. Quando il Vangelo ribalta le certezze, scaturisce la profezia. Solo chi si apre alle sorprese di Dio diventa profeta”. Continuando ha aggiunto: “Oggi abbiamo bisogno di profezia, di profezia vera: non di parolai che promettono l’impossibile, ma di testimonianze che il Vangelo è possibile. Non servono manifestazioni miracolose, ma vite che manifestano il miracolo dell’amore di Dio. Non potenza, ma coerenza. Non parole, ma preghiera. Non proclami, ma servizio. Non teoria, ma testimonianza. Non abbiamo bisogno di essere ricchi, ma di amare i poveri; non di guadagnare per noi, ma di spenderci per gli altri; non del consenso del mondo, ma della gioia per il mondo che verrà; non di progetti pastorali efficienti, ma di pastori che offrono la vita: di innamorati di Dio”. Infine ha concluso: “Anche per noi c’è una profezia simile. Si trova nell’ultimo libro della Bibbia, dove Gesù promette ai suoi testimoni fedeli una pietruzza bianca, sulla quale sta scritto un nome nuovo (Ap 2,17). Come il Signore ha trasformato Simone in Pietro, così chiama ciascuno di noi, per farci pietre vive con cui costruire una Chiesa e un’umanità rinnovate. C’è sempre chi distrugge l’unità e chi spegne la profezia, ma il Signore crede in noi e chiede a te: Vuoi essere costruttore di unità? Vuoi essere profeta del mio cielo sulla terra?. Lasciamoci provocare da Gesù e troviamo il coraggio di dirgli: Sì, lo voglio!”.

Tra le persone che nella vita hanno risposto di sì vi è certamente san Francesco d’Assisi di cui studi recenti (Francesco profeta. La costruzione di un carisma, Roma 2020) hanno messo in evidenza la dimensione profetica. Infatti lo si mette in connessione – anche in ambito ecclesiale – con la povertà, la pace, il dialogo e ultimamente l’ecologia ma pressoché disconosciuto è che lungo i secoli proprio la profezia è stata colta come la cifra dinamica e propulsiva del Santo assisiate. E secondo gli agiografi è proprio lo spirito profetico che lo spinse alla scelta della povertà.

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Pietro Messa

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