Abbiamo ascoltato le voci delle vittime dei terribili crimini di abuso sessuale su minori da parte di membri del clero. Chiediamo loro sinceramente perdono come pure a tutti i nostri fratelli e sorelle, per ciò che abbiamo fatto di male e per ciò che abbiamo mancato di fare. Torniamo alle nostre diocesi e alle nostre comunità, sparse in tutto il mondo, con una comprensione più profonda di questo terribile scandalo e delle ferite che provoca nelle vittime e nell’intero popolo di Dio. Ricordiamo le parole che San Giovanni Paolo II pronunciava già nel 2002 e che rimangono profondamente attuali ed esprimono il nostro impegno: “La gente deve sapere che nel sacerdozio e nella vita religiosa non c’è posto per chi potrebbe far del male ai giovani”. Vogliamo assolutamente che tutte le attività pastorali della Chiesa cattolica e i luoghi dove esse si esercitano siano pienamente sicuri per i minori, per il rispetto della loro dignità e la loro crescita umana e spirituale.
Responsabilità, rendere conto, trasparenza, sono le parole che sono risonate in questi giorni in cui abbiamo pregato, riflettuto e scambiato le nostre esperienze sotto la guida del Santo Padre Francesco e che ci impegniamo a tradurre in azioni concrete. Lo spirito di collegialità e il cammino sinodale della comunità ecclesiale ci daranno il sostegno e l’incoraggiamento di cui abbiamo bisogno per continuare a superare le tendenze all’occultamento e a privilegiare l’istituzione rispetto alle persone che essa deve servire, ottenendo il rinnovamento spirituale e strutturale, necessario per sradicare dalla Chiesa ogni forma di abuso non solo sessuale, ma anche di potere e di coscienza.
Siamo fiduciosi che a questo nostro Incontro seguiranno presto iniziative concrete. Fra queste: Un nuovo Motu Proprio del Papa “sulla protezione dei minori e delle persone vulnerabili”, per rafforzare la prevenzione e il contrasto contro gli abusi nella Curia Romana e nello Stato della Città del Vaticano. Esso accompagnerà una nuova legge dello Stato della Città del Vaticano e le Linee guida per il Vicariato della Città del Vaticano sullo stesso argomento. La pubblicazione da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede di un vademecum che aiuterà i vescovi del mondo a comprendere chiaramente i loro doveri e i loro compiti. Inoltre, nello spirito della comunione della Chiesa universale, il Papa ha manifestato l’intenzione di favorire la creazione di task forces di persone competenti per aiutare le conferenze episcopali e le diocesi che si trovino in difficoltà per affrontare i problemi e realizzare le iniziative per la protezione dei minori.
Lunedì 25 febbraio il Comitato organizzatore si incontrerà con i Responsabili della Curia Romana che hanno partecipato all’Incontro, in modo da impostare fin d’ora il lavoro necessario per dare seguito, secondo il desiderio del Santo Padre, ai propositi e alle idee maturate nei giorni scorsi. Questi primi passi segni di incoraggiamento ci accompagneranno nella nostra missione di annuncio del Vangelo e di servizio per tutti i bambini del mondo, sentendoci solidali con tutte le persone di buona volontà che vogliono abolire ogni forma di violenza e di abuso contro i minori.
Incontro "La Protezione dei Minori nella Chiesa" - 6a Sessione e atto penitenziale - Foto © Copyright Vatican Media
P. Federico Lombardi, S.I.: "Responsabilità, rendere conto, trasparenza, sono le parole che sono risonate in questi giorni"
Dichiarazione del Moderatore dell’Incontro – Incontro su “La Protezione dei Minori nella Chiesa” (21-24 febbraio 2019)