L’incontro di Francesco d’Assisi con il sultano d’Egitto Al-Malik Al-Kami, mentre ancora incrudelisce l’assedio dell’esercito crociato alla città di Damietta,è tutt’oggi l’emblema del superamento degli steccati tra popoli, culture, religioni e ha ispirato una stimolante tradizione sul dialogo e l’accoglienza. Essa ha riconosciuto in Francesco, non solo il modello di una religione aperta perfino a chi non si riconosca nei tradizionali parametri religiosi, ma anche un ideale di rinascita umana integrale, capace di varcare i confini confessionali e di segnare una via nei momenti più bui della storia anche recente: così, proprio al Santo di Assisi, nell’infuriare del primo conflitto mondiale, veniva creativamente attribuita quella Preghiera semplice che recita: “Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace”.
Consapevole della drammatica attualità di quella tradizione come degli effetti benefici che ne possono scaturire in riferimento all’attuale crisi politica e ambientale, la Pontificia Università Antonianum si impegna a promuovere una riflessione sul dialogo nei luoghi significativi della presenza francescana di ieri e di oggi e allo stesso tempo strategici per una geopolitica della pace e della convivenza accogliente tra i popoli.
Il programma di tali incontri in http://www.aisscaweb.it/wp-content/uploads/2019/01/Convegni-s.-Francesco-con-il-sultano.pdf
p. Pietro Messa, ofm
Pontificia Università Antonianum
Roma
Antonianum - Foto © Jim McIntosh [CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons
Francesco d'Assisi e Al-Malik Al-Kamil (1219-2019)
Dal 3 al 5 febbraio 2019 il Papa sarà negli Emirati Arabi Uniti, primo pontefice a visitare la Penisola arabica; il tutto nel segno dell’ottavo centenario dell’incontro tra san Francesco e il sultano.