Riunione Pre-sinodale dei Giovani 19/03/2017 © Copyright Vatican Media

Papa Francesco: Social network e giovani

Maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti – Per ogni strumento è fondamentale la scelta che l’uomo decide di farne

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“La nostra vita è fatta di tempo e il tempo è dono di Dio, pertanto occorre impegnarlo in azioni buone e fruttuose. Forse tanti ragazzi e giovani perdono troppe ore in cose futili: il chattare in internet o con i telefonini, le “telenovele”, i prodotti del progresso tecnologico, che dovrebbero semplificare e migliorare la qualità della vita, e talvolta distolgono l’attenzione da quello che è realmente importante. Tra le tante cose da fare nella routine quotidiana, una delle priorità dovrebbe essere quella di ricordarsi del nostro Creatore che ci consente di vivere, che ci ama, che ci accompagna nel nostro cammino”; queste le parole di Papa Francesco durante l’incontro con i ministranti di lingua tedesca il 5 agosto 2014.
“La Chiesa deve promuovere e creare spazi di incontro, per questo motivo ho chiesto di aprire le parrocchie all’accoglienza. […] Aiutate la Chiesa a creare spazi di condivisione di esperienze e integrazione di fede e di vita.
Anche i social network rappresentano, soprattutto per i ragazzi, un’opportunità di incontro che può apparire sconfinata: internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio. Tuttavia per ogni strumento che ci viene offerto, è fondamentale la scelta che l’uomo decide di farne. L’ambiente comunicativo può aiutarci a crescere o, al contrario, a disorientarci. Non bisogna sottovalutare i rischi insiti in alcuni di questi spazi virtuali; attraverso la rete tanti giovani vengono adescati e trascinati in una schiavitù dalla quale poi diventa oltre le proprie capacità liberarsi. In questo ambito gli adulti, genitori ed educatori – anche i fratelli e cugini un po’ più grandi – sono chiamati al compito di sorvegliare e proteggere i ragazzi. Voi dovete fare lo stesso con i vostri parenti e compagni, percepire e segnalare vulnerabilità particolari, casi sospetti sui quali si debba far luce.
Usate dunque la rete per condividere un racconto positivo delle vostre esperienze di incontro con i nostri fratelli nel mondo, raccontate e condividete le buone pratiche e innescate un circolo virtuoso.” [Papa Francesco ai partecipanti alla IV Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta di persone il 12 febbraio 2018]

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ZENIT Staff

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