Presentazione Lettere Credenziali - Foto © Copyright Vatican Media

Papa Francesco: "Responsabilità morale a sfidare la globalizzazione dell’indifferenza"

Le Lettere Credenziali degli Ambasciatori di Tanzania, Lesotho, Pakistan, Mongolia, Danimarca, Etiopia e Finlandia presso la Santa Sede

Share this Entry

Alle ore 10 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Santo Padre Francesco riceve in Udienza gli Ecc.mi Ambasciatori di Tanzania, Lesotho, Pakistan, Mongolia, Danimarca, Etiopia e Finlandia in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
Di seguito pubblichiamo il discorso che il Papa rivolge ai nuovi Ambasciatori nonché i cenni biografici essenziali di ciascuno:
Discorso del Santo Padre
Eccellenze,
Sono lieto di ricevervi in occasione della presentazione delle Lettere con le quali venite accreditati presso la Santa Sede come Ambasciatori straordinari e plenipotenziari dei vostri Paesi: Tanzania, Lesotho, Pakistan, Mongolia, Danimarca, Etiopia e Finlandia. Vorrei cortesemente chiedervi di trasmettere i miei sentimenti di gratitudine e di rispetto ai vostri Capi di Stato, con l’assicurazione della mia preghiera per loro e per i vostri concittadini.
Il paziente lavoro della diplomazia internazionale nel promuovere la giustizia e l’armonia nel concerto delle nazioni si fonda sul condiviso convincimento dell’unità della nostra famiglia umana e dell’innata dignità di ciascuno dei suoi membri. Per questa ragione, la Chiesa è persuasa che il fine complessivo di tutta l’attività diplomatica debba essere lo sviluppo, quello integrale di ogni persona, uomo e donna, bambino e anziano, e quello delle nazioni all’interno di un quadro globale di dialogo e di cooperazione a servizio del bene comune.
Quest’anno, che segna il settantesimo anniversario dell’adozione, da parte delle Nazioni Unite, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, dovrebbe servire da appello per un rinnovato spirito di solidarietà nei riguardi di tutti i nostri fratelli e sorelle, specialmente di quanti soffrono i flagelli della povertà, della malattia e dell’oppressione. Nessuno può ignorare la nostra responsabilità morale a sfidare la globalizzazione dell’indifferenza, il far finta di niente davanti a tragiche situazioni di ingiustizia che domandano un’immediata risposta umanitaria.
Cari Ambasciatori, il nostro è un tempo di cambiamenti veramente epocali, che richiede sapienza e discernimento da parte di tutti coloro che hanno a cuore un futuro pacifico e prospero per le generazioni a venire. È mio auspicio che la vostra presenza e attività all’interno della comunità diplomatica presso la Santa Sede contribuisca alla crescita di quello spirito di collaborazione e mutua partecipazione, essenziale in vista di una risposta efficace alle radicali sfide di oggi. Da parte sua, la Chiesa, convinta della responsabilità che abbiamo l’uno per l’altro, promuove ogni sforzo a cooperare, senza violenza e senza inganno, alla costruzione del mondo in uno spirito di genuina fraternità e pace (cfr Gaudium et spes, 92).
Tra le questioni umanitarie più pressanti che la comunità internazionale ha ora di fronte vi è la necessità di accogliere, proteggere, promuovere e integrare quanti fuggono da guerra e fame o sono costretti da discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale a lasciare le loro terre. Come ho avuto occasione di ribadire nel mio messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno, tale problema ha una dimensione intrinsecamente etica, che trascende confini nazionali e concezioni limitate circa la sicurezza e l’interesse proprio. Nonostante la complessità e la delicatezza delle questioni politiche e sociali implicate, le singole nazioni e la comunità internazionale sono chiamate a contribuire al meglio delle loro possibilità all’opera di pacificazione e di riconciliazione, mediante decisioni e politiche caratterizzate soprattutto da compassione, lungimiranza e coraggio.
Cari Ambasciatori, all’inizio della vostra nuova missione vi porgo i miei più sentiti auguri. Colgo anche l’opportunità per assicurarvi circa la costante premura dei vari uffici della Curia romana per assistervi nell’adempimento delle vostre responsabilità. Su di voi e sulle vostre famiglie, sui vostri collaboratori e su tutti i vostri concittadini, invoco divine benedizioni di gioia e di pace.
****
Curriculum vitae dei nuovi Ambasciatori
S.E. il Sig. Abdallah Saleh Possi, Ambasciatore della Repubblica Unita di Tanzania presso la Santa Sede È nato a Dar es Salaam, il 25 agosto 1979. È sposato. Ha ottenuto una Laurea e successivamente un Master in Diritto (Università di Dar es Salaam, 2007 e 2008). Ha poi conseguito un Dottorato in Diritto costituzionale (Università di Friedrich Alexander a Norimberga, Germania, 2014). È Avvocato, Notaio e Commissario per Giuramenti. Ha ricoperto, tra l’altro, i seguenti incarichi: Assistente presso l’Istituto di Amministrazione Giudiziaria, Lushoto (2005-2006); Funzionario Legale presso lo Studio Associato Avvocati (2006- 2007); Consulente Legale presso uno Studio Associato Avvocati e Lettore presso l’Open University of Tanzania (2007-2010); Assistente Lettore presso l’Università di Dodoma (2010-2014); Docente, Università di Dodoma (2015); Membro del Parlamento e Vice Ministro di Stato presso l‘Ufficio del Primo Ministro per Persone con Disabilità (da Dicembre 2015 a Gennaio 2017); dal 24 marzo 2017, è Ambasciatore a Berlino. Conosce le seguenti lingue: inglese, kiswahili e tedesco.
***
S.E. il Sig. Retšelisitsoe Calvin Masenyetse, Ambasciatore del Lesotho presso la Santa Sede. È nato il 4 maggio 1970 È sposato ed ha due figlie. Si è Laureato in Diritto (National University of Lesotho, 1994) e successivamente ha conseguito una specializzazione in Legge (National University of Lesotho, 1998). È avvocato. Ha ricoperto i seguenti incarichi: Magistrato di seconda Classe (1994-1998); Magistrato residente (1998-2000); Consigliere, Capo della Cancelleria, presso il Ministero degli Affari Esteri (2001-2007); Vice Segretario Principale presso il Ministero della Giustizia (2007-2010); Segretario Principale presso il Ministero della Giustizia (2010-2012); Membro del Parlamento all’Assemblea Nazionale (2012-2015); Presidente de la Commissione per la Riforma della Legge e del Comitato per la Sicurezza Pubblica, Membro del Parlamento all’Assemblea Nazionale (2016-2017); dal 2017 è Ambasciatore in Germania, con residenza a Berlino. Conosce l’inglese e il lesotho.
***
S.E. il Sig. Ahmad Naseem Warraich, Ambasciatore del Pakistan presso la Santa Sede. È nato nel 1965. È sposato ed ha due figli. È laureato in Business Administration ed un Master in Economia. Ha intrapreso la carriera diplomatica nel 1992 e, oltre ad aver ricoperto vari incarichi presso il Ministero degli Affari Esteri, ha prestato servizio nelle seguenti Rappresentanze Diplomatiche: Berna (1997-2000); Londra (2004-2005); Cairo (2007-2010); ONU, New York (2010-2014); Attualmente è Direttore Generale presso il Ministero degli Affari Esteri. Conosce l’inglese.
***
S.E. il Sig. Lundeg Purevsuren, Ambasciatore di Mongolia presso la Santa Sede. È nato il 24 dicembre 1964. È sposato ed ha due figli. Ha conseguito un Master in Studi sull’Europa occidentale (Moscow State Institute of International Relations, 1989). Successivamente, ha frequentato un Corso per Giovani Diplomatici dell’Est Europa e dell’Asia Centrale (Diplomatic School, Federal Ministry of Foreign Affairs of the Federal Republic of Germany, 1993); un corso speciale per Diplomatici (Victoria University of Wellington, Nuova Zelanda, 2000-2001); un corso sui problemi della sicurezza per Senior Executives (The Asia-Pacific Center per Security Studies, Hawaii, USA, 2003); e un Executive Program (Harvard Kennedy School, 2012). Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Addetto presso il Dipartimento della Pubblica Amministrazione, Ministero degli Affari Esteri (1989-1991); Interprete presso l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Mongolia (1991-1993); Addetto e successivamente Terzo Segretario presso il Dipartimento per l’Europa e l’America, Ministero degli Affari Esteri (1993- 1995); Secondo e Primo Segretario di Ambasciata a Bonn (1995-2000); Primo Segretario e Consigliere presso il Dipartimento per l’Europa, Ministero degli Affari Esteri e del Commercio (2001-2009); Consigliere del Presidente della Mongolia per la Sicurezza Nazionale e la Politica Estera (2009-2014); Ministro degli Affari Esteri (2014-2016; Consigliere del Presidente della Mongolia per la Politica Estera (2016-2017); Ambasciatore presso le Nazioni Uniti e le Altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra (dal 5 marzo 2018). Conosce l’inglese, il russo e il tedesco.
***
S.E. il Sig. Karsten Vagn Nielsen, Ambasciatore di Danimarca presso la Santa Sede. È nato a Copenaghen, il 9 giugno 1953. È sposato ed ha due figli. Ha conseguito una Laurea magistrale in Scienze politiche (Aarhus universitet, 1979). Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Docente universitario in Storia politica danese presso l’Università Aarhus (1978-1979); Funzionario al Ministero degli Affari Esteri (1979-1982); Segretario di Ambasciata a Londra (1982-1985); Responsabile del Riparto di Politica Internazionale dei Trasporti al Ministero degli Affari Esteri (1985-1991); Consigliere della Rappresentazione Permanente presso l’Unione Europea a Bruxelles (1991-1995); Responsabile del Riparto Relazioni Bilaterali, Paesi Industrializzati, presso il Ministero degli Affari Esteri (1995-1997); Vice Capo di Dipartimento, Coordinamento della Politica Commerciale, presso il Ministero degli Affari Esteri (1997-1999); Capo Dipartimento, EU coordinamento, presso il Ministero degli Affari Esteri (1999- 2001); Capo Dipartimento, Commercio e Affari Internazionali, presso il Ministero degli Affari Esteri (2001-2005); Ambasciatore della Rappresentazione Permanente presso the WTO a Ginevra (2005-2008); Ambasciatore, Commercio e Affari Internazionali, presso il Ministero degli Affari Esteri (2008-2010); Ambasciatore in Slovenia (2010-2014); Ambasciatore in Romania (2014-2018) – Ambasciatore in Belgio, dove risiede (dal 2018). Conosce le seguenti lingue: francese, inglese, norvegese, svedese, rumeno e tedesco.
***
S.E. il Sig. Ali Sulaiman Mohammed, Ambasciatore della Repubblica Federale Democratica di Etiopia presso la Santa Sede. È nato il 13 gennaio 1952. È sposato. Si è laureato in Legge (Addis Ababa University, Faculty of Law, 1986). Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Giudice alla Corte Suprema (1987-1994); Giudice della Corte Suprema dello Stato Regionale di Amhara (1994-1996); Presidente della Corte Suprema dello Stato Regionale di Amhara –1997-2001); Vice Ministro della Giustizia (2001-2005); Commissario della Commissione Etica e Anticorruzione dell’Etiopia e Responsabile dell’Agenzia Anti-corruzione (dal 2005); Ambasciatore in Francia (dal 2017). Conosce l’inglese.
***
S.E. il Sig. Risto Pipponen, Ambasciatore di Finlandia presso la Santa Sede. È nato a Lahti (Finlandia), il 12 agosto 1957. È sposato ed ha tre figli. Ha ottenuto un Master in Economia (Turku School of Economics and Business Administration, 1980) e in Giurisprudenza (Università di Helsinki, 1984). Ha conseguito successivamente un Diploma di Studi Superiori Europei (Centro Europeo Universitario di Nancy, Francia, 1983 e un Brevetto Internazionale di Amministrazione pubblica (E.N.A., Parigi, 1996). Ha ricoperto, tra gli altri, i seguenti incarichi: Funzionario presso il Ministero degli Affari Esteri (1987-1988); Secondo Segretario di Ambasciata in Canberra (1989-1991); Primo Segretario di Ambasciata in Algeri (1991-1992); Primo Segretario, Segretariato UE (1995); Consigliere di Ambasciata a Parigi (1995-2000); Direttore della Direzione per gli Affari Generali UE e Coordinazione (2000-2004); Ambasciatore a Cipro (2004-2008); Ambasciatore in Canada e Le Bahamas (2008-2012); Direttore Generale per Africa e Medio-Oriente presso il Ministero degli Affari Esteri (2012-2013); Ambasciatore in Francia e Monaco (2013-2017); Ambasciatore in Croazia (dal 2018). Conosce le seguenti lingue: francese, inglese e svedese.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione