Papa Francesco si impegna e invita in modo particolare i fedeli a raggiungere le persone che vivono alla periferia, ai margini della nostra società. Nel programma delle Sue visite si trova dunque sempre un appuntamento con orfani, persone con difficoltà economiche o anche con dei detenuti.
Papa Francesco ricorda sempre ai fedeli di non dimenticare le persone meno fortunate dando un ottimo esempio: saranno trecentocinquanta i panettoni che il Papa farà consegnare ai detenuti del carcere di Rebibbia per Natale. I panettoni sono un dono dei rappresentanti dell’associazione nazionale dei panificatori pasticceri consegnato ieri, il 20 dicembre 2017, nell’ambito dell’Udienza Generale nell’Aula Paolo VI.
Il Santo Padre ha visitato i detenuti del carcere di Rebibbia il 2 aprile 2015. Dopo la “Missa in Coena Domini” Papa Francesco ha lavato e baciato i piedi a dodici detenuti.
Oltre ai panettoni, i donatori hanno presentato la proposta, “rivolta alle amministrazioni comunali italiane, di regolare e rendere automatica, per legge, la distribuzione del pane in eccedenza alle mense Caritas e alle parrocchie che accolgono le persone che nelle nostre città hanno fame”, come ha riferito l’Osservatore Romano nell’odierna edizione.
I panificatori pasticceri hanno portato anche un dono speciale: “una scultura con filoni riciclati raffigurante il volto del Papa, accanto alle raffigurazioni, sempre di pane, di una persona su una sedia a rotelle e di un barca carica di migranti“ e il „panpepato“, tipico dolce Ferrarese prodotto dalle suore in clausura. Nel XII secolo la delizia è stata inventata dalle suore in clausura in onore del papa, perciò il nome “pan del papa” o “pampepato”. I classici ingredienti del dolce sono farina, mandorle, canditi di cedro, spezie e latte.