Nicosia, cattedrale / Wikimedia Commons - Clemensfranz, CC BY 2.5

Raccontare le povertà

A Nicosia XXVI seminario di aggiornamento dei Giornalisti dei Settimanali Cattolici (FISC)

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Nel trinomio di papa Francesco, ripetuto ancora una volta nel corso della visita pastorale a Bologna, la povertà si unisce alle altre due “P” : Parola di Dio e Pane eucaristico. Le tre “P” sono ben collegate e formano quasi un tavolino a tre piedi che e se ne manca uno, non si regge.
Proprio sul tema della povertà a fine settembre i direttori e i giornalisti dei settimanali cattolici d’Italia, aderenti alla FISC (Federazione Settimanali Cattolici) hanno partecipato al XXVI seminario di aggiornamento che porta il nome di mons. Alfio Inserra, direttore del settimanale diocesano di Siracusa “Il cammino”, ideatore e promotore dei seminari formativi itineranti nel territorio siciliano, così da offrire ai giornalisti del Nord la possibilità di osservare un volto nuovo della terra di Sicilia.
La XXVI edizione è stata organizzata dai giornalisti del settimanale della diocesi di Nicosia (in provincia di Enna) “…in dialogo” e il vescovo di Nicosia, mons. Salvatore Muratore, ha seguito con interesse e condivisione i lavori, incontrando i giornalisti e presentando la realtà umana della comunità diocesana in cammino e “in dialogo”.
Nel cuore della Sicilia tra le montagne e i campi di grano, tra gli uliveti e i carrubi, visitando anche le cittadine ricche di storia, di arte e di cultura: Nicosia, Troina, Sperlinga, i giornalisti d’Italia — Trentino, Lombardia, Veneto, Marche, Lazio, Campania — hanno scoperto una realtà nascosta e preziosa ed in linea con il tema del seminario formativo, che ha rilasciato ai partecipanti anche i crediti dell’Ordine dei Giornalisti.
Il “Raccontare le povertà”, filo conduttore delle relazioni delle cinque sessioni, è passato dalle parole ai fatti quando, visitando l’Oasi di Troina, ci si è imbattuti nei segni della miseria e del disagio che tanti fratelli che portano nei volti e nel cuore. L’opera eccelsa di padre Luigi Ferlauto, sacerdote diocesano, recentemente scomparso, ha dato risposta a quanti disabili e affetti da disturbi mentali erano costretti a rimanere segregati e nascosti in casa, senza cure e assistenza, privi di qualsiasi segno di attenzione umana.
Ora l’Oasi è un Centro di Riferimento Regionale per la prevenzione, la diagnosi, la cura, l’abilitazione e riabilitazione, la ricerca delle patologie genetiche associate al ritardo mentale e all’involuzione cerebrale senile, compresa l’Alzheimer e altre patologie.
Il racconto delle povertà è stato sviluppando mettendo in luce le condizioni ambientali del territorio nella costruzione di città satelliti, pensate come “dormitorio” che si trasformano in focolaio di delinquenza e di malavita; la risposta della Caritas ai bisogni della gente; l’iniquità delle diseguaglianze che la polarizzazione delle ricchezze a favore di pochi, rende ancor più manifesta nella prassi della cultura dello scarto e del diffuso impoverimento della classe media .
Parlare di povertà non può essere discorso da dopo cena o da incontro conviviale Rotary e Lions, ma dovrebbe sollecitare una risposta attenta ai bisogni che la stampa diocesana, che legge e dà voce al territorio, ha il dovere di attenzionare, facendo luce sui fatti concreti e sulle risposte da offrire a quanti bussano alle porte dei palazzi e delle Chiese.
Nell’analisi della crisi della stampa e dei giornali di carta stampata, in parte coadiuvati dalla diffusione on line, è stata messa in luce la povertà che colpisce diverse categorie professionali quali i giornalisti, i docenti, gli avvocati e sono queste le nuove povertà materiali, che s’intrecciano con le nuove povertà spirituali contraddistinte dalla mancanza di valori di riferimento, che lasciano brancolare nel buio persone singole, famiglie, divise e scomposte, gruppi giovanili che cercano rifugio nella droga e nell’alcool.
Anche la riflessione sull’Africa, territorio missionario da scoprire e valorizzare, sui nuovi media che valorizzano il teatro, il cinema, l’arte quale canale di comunicazione, hanno apportato al seminario formativo una valenza poliedrica di completezza e di efficacia per una maggiore valorizzazione dell’azione sociale, educativa e formativa che i 190 settimanali cattolici svolgono da tempo nel territorio nazionale, dando voce e volto al territorio e alla gente, rispondendo ai bisogni emergenti.

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Giuseppe Adernò

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