“Un modo migliore si costruisce anche grazie a voi!”. Queste parole di Papa Francesco, tratte dalle Lettera ai giovani in occasione della presentazione del documento preparatorio della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, campeggiano sulla locandina di GiM 2017, il Meeting dei Giovani organizzato dal Movimento Apostolico, per sabato 5 agosto, a Villaggio Mancuso in Sila.
Di questo evento, ormai giunto alla terza edizione, parliamo con don Francesco Brancaccio, sacerdote e teologo, vicario episcopale per la cultura e assistente ecclesiastico diocesano del Movimento Apostolico nella diocesi di Catanzaro-Squillace.
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Un Meeting di giovani dedicato al Sinodo. Come nasce questa idea e quali obiettivi si propone?
Don Francesco Brancaccio: Il Meeting dei Giovani è un evento annuale, giunto alla sua terza edizione, che raccoglie l’intuizione di precedenti iniziative già curate dal Movimento Apostolico. L’idea è offrire ai giovani un’occasione estiva di comunione, preghiera e riflessione, in forma di evento festoso, che li aiuti a “connettersi” con i messaggi, le proposte, le intuizioni e le attese rivolte loro dall’attualità della vita della Chiesa.
La fase di preparazione al Sinodo dei Giovani è dunque il contesto più naturale per il Meeting di quest’anno. In diversi modi, papa Francesco ha raccomandato che i giovani non siano solo oggetto di programmi pastorali loro dedicati, ma che si sentano interpellati, ascoltati, coinvolti come protagonisti da parte della Chiesa. Il Meeting è stato dunque organizzato dal Movimento Apostolico sulla traccia offerta dalla Lettera ai Giovani, espressione limpida della fiducia piena e coinvolgente che il Santo Padre ha voluto esprimere alle giovani generazioni.
Va detto anche che questo evento estivo si propone non come iniziativa isolata, ma è pensato in continuità con un cammino ordinario di formazione e testimonianza cristiana che coinvolge i giovani durante l’anno. Al tempo stesso, è un evento aperto non solo ai giovani che già vivono consapevolmente la spiritualità del Movimento Apostolico, ma a tutti coloro che gradiscono unirsi a una giornata di condivisione gioiosa della fede.
La lettera del Papa è dunque la traccia del Meeting. Come è stata finora percepita dai giovani?
Don Francesco Brancaccio: Lo sappiamo, papa Francesco possiede non solo una straordinaria capacità di interloquire con i giovani come testimone saldo e credibile, ma fa breccia anche con la manifestazione convinta della fiducia che pone in loro, mentre li esorta a uscire allo scoperto, a non tenere nascoste alla Chiesa le loro idee, le loro aspettative, anche le loro delusioni. E invita la Chiesa a lasciarsi interpellare dai giovani, anche scomodare dal loro punto di vista, spesso capace di rompere schemi rigidi di pensiero e di azione.
In tal modo, papa Francesco ha risvegliato l’interesse di molti giovani verso la vita delle comunità ecclesiali, fa percepire loro che la Chiesa li guarda con maternità, non per “inquadrarli”, ma per offrire loro l’accoglienza del Vangelo e della Carità, prospettando loro la via di Cristo come scelta di pienezza per la loro vita. Dal mio punto di osservazione, posso constatare che la lettera del Santo Padre ha intercettato alcuni principi che i giovani del Movimento Apostolico sentono familiari alla loro spiritualità, e anzi li ha incoraggiati a intensificare impegno e fiducia nella loro missione di testimoni.
Innanzitutto li ha esortati a ritornare sempre allo “sguardo e alla voce di Gesù”, quello sguardo che in modi diversi ognuno di loro ha percepito nella propria esperienza di Movimento Apostolico, quella voce che è per loro il punto di riferimento costante della loro formazione e della loro vita. Per di più, è risuonato forte nel loro cuore “quest’impulso a rimettersi in cammino”, che il Papa richiama con franchezza. Nelle parole dell’ispiratrice Maria Marino e nell’opera formativa dei presbiteri assistenti del Movimento Apostolico, ritorna in molti modi questa urgenza di ripartire ogni giorno, in quel cammino di ricordo del Vangelo che presume un quotidiano sforzo di conformarsi alla Parola di Gesù.
Rimettersi in cammino significa per i giovani non fermarsi nelle comodità, non arrendersi per le fatiche, gli ostacoli e le debolezze, perseverare con gioia nelle loro parrocchie, nelle famiglie e nei luoghi di studio, lavoro e volontariato. Rimettersi in cammino vuol dire tornare ogni giorno alla missione di ricordare al mondo il Vangelo, una premura che la spiritualità del Movimento Apostolico ricollega sempre al cuore della Vergine Maria Madre della Redenzione, come un desiderio materno la cui realizzazione passa dal sì di ciascuno di noi.
In breve, i giovani hanno percepito la carica di concretezza e di incisività del messaggio del Papa. Sentono con chiarezza che quell’invito rilanciato anche dal Meeting – “un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi” – nella parole del Papa è ben altro che uno slogan motivazionale: è la certezza che ogni vita spesa nella fedeltà a Cristo incide nella storia con la forza dello Spirito. E per questo il messaggio cristiano è tutt’altro che invito a una quiete rassicurante dell’anima, ma è vocazione, missione, carità, perseveranza fiduciosa, speranza. I giovani lo sentono e desiderano farsene testimoni.
Ci può illustrare il crono-programma del Meeting? In che modo la Lettera del Papa e la prospettiva del Sinodo vi incideranno?
Don Francesco Brancaccio: Il Meeting sarà aperto dai saluti del presidente Cesare Rotundo, della segretaria centrale Annamaria Mazza e dell’assistente ecclesiastico regionale don Gesualdo De Luca. La Lettera del Papa costituirà da subito il punto di partenza del momento di preghiera, che sarà animato da don Michele Fontana, e della successiva riflessione affidata a don Davide Marino, che interloquirà con i giovani presenti nell’anfiteatro. Nel corso della giornata sarà anche presentato il sito che la Santa Sede dedica ai giovani in vista del Sinodo e il questionario online con cui i giovani sono invitati a esprimersi.
È importante notare che il programma del Meeting è in massima parte pensato e condotto con il coinvolgimento attivo dei giovani, che ne sono protagonisti e non spettatori. La scaletta dell’evento prevederà anche degli interventi di giovani in forma di testimonianza e animazione. Interverrà il cantautore don Franco Bruno con alcuni suoi brani dedicati alla vita dei giovani. Si concluderà con un concerto interamente realizzato dai giovani del Movimento, nello spirito della condivisione gioiosa e dell’accoglienza verso tanti loro coetanei che saranno invitati anche per la prima volta.