Il dialogo tra Pechino e la Santa Sede è “in sé” “già un fatto positivo”. Lo sostiene in un’intervista con la rivista “Il Regno” ed anticipata oggi, giovedì 27 luglio, dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.
Nel colloquio con il direttore della rivista, Gianfranco Brunelli, il “numero 2” vaticano evoca l’Estremo Oriente e “il cammino di dialogo intrapreso da tempo con i governi di alcuni paesi della regione, tra i quali la Repubblica popolare cinese”. “Lo affrontiamo con spirito di sano realismo, ben sapendo che le sorti dell’umanità sono, prima di tutto, nelle mani di Dio”, afferma il porporato italiano.
In questa regione del “mondo assai vasta, complessa e diversificata”, “i cattolici desiderano vivere serenamente la loro fede nei rispettivi paesi come buoni cittadini, impegnandosi al positivo sviluppo della comunità nazionale”, così spiega il già nunzio apostolico in Venezuela, che difende “il diritto di professare liberamente la propria fede”.
La Santa Sede e la Cina hanno ripreso tre anni fa discreti negoziati. Secondo informazioni dell’agenzia EDA (“Eglises d’Asie”), con sede a Parigi, una delegazione cinese è stata di recente in Vaticano per discutere la finalizzazione di un eventuale accordo tra la Chiesa cattolica e il governo di Pechino. (pdm)
Cina / Pixabay CC0 - GDJ, Public Domain
Cina: il dialogo è già un fatto positivo
Intervista del cardinale Pietro Parolin con la rivista “Il Regno” / 1