Santa Maria Maggiore, Assisi - Foto © Wikimedia Commons - Wolfgang Sauber, CC BY-SA 3.0

Usare “le ricchezze superflue” per sradicare “il mostro della fame”

Riflessione del cardinale Parolin sulla “Spogliazione” di San Francesco d’Assisi

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“Con la messa a disposizione delle fasce sociali più deboli e più povere solo le ricchezze superflue che notoriamente sono in mano a pochi, il mostro della fame e della denutrizione sarebbe sicuramente debellato.” Ne è convinto il cardinale di Stato Pietro Parolin in un’intervista con la rivista “sanfrancesco”, pubblicata domenica 16 luglio e dedicata allo storico gesto della “Spogliazione”, con cui il giovane Giovanni di Pietro Bernardone rinunciò nel 1206 ai beni terreni. Il “numero 2” della Santa Sede ha inaugurato il 20 maggio scorso il “Santuario della Spogliazione” all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi.
“Basterebbe mettere in pratica solo una parte del messaggio francescano per risolvere i tanti problemi che oggi assillano tanta parte della popolazione del mondo”, sostiene il porporato, il quale aggiunge: “Non vorrei sembrare eccessivamente semplicistico, ma con la pace si elimina la guerra e tutto quel che ne consegue, dal risparmio delle vite di innocenti al bando del commercio delle armi e degli ordigni”.
“È San Francesco, che con quel gesto della Spogliazione, ce lo ricorda ogni giorno parlando alle genti di oggi, al di là di nazionalità, colori politici, scelte religiose”, prosegue Parolin.
Per il segretario di Stato, la “Spogliazione” è “una scelta rivoluzionaria”, con la quale il giovane Francesco “spezza definitivamente i legami con la sua vita vissuta fino a quel momento” per poi “mettersi al servizio della Chiesa in piena libertà […] con la totale consapevolezza che senza i legami col passato […] poteva rispondere alla ‘chiamata’ in maniera piena, definitiva e totale”.
“Quando Dio Padre chiama non tutto è spiegabile dalla mente umana”, ricorda il porporato. Quindi si trattò di una “scelta indubbiamente rivoluzionaria”, che “procurò dolore e incomprensione tra i suoi” ma “ancora scuote ed interroga”. (pdm)
Cliccare qui per leggere l’intervista completa.

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Anne Kurian-Montabone

Laurea in Teologia (2008) alla Facoltà di teologia presso l'Ecole cathedrale di Parigi. Ha lavorato 8 anni per il giornale settimanale francese France Catholique" e participato per 6 mese al giornale "Vocation" del servizio vocazionale delle chiesa di Parigi. Co-autore di un libro sulla preghiera al Sacro Cuore. Dall'ottobre 2011 è Collaboratrice della redazione francese di Zenit."

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