Nonostante i punti di vista “ancora divergenti”, la Chiesa cattolica croata e la Chiesa serbo-ortodossa desiderano approfondire insieme la memoria dei loro martiri.
Un anno dopo la sua creazione, la Commissione mista serbo-croata per esaminare la verità storica della vita del beato Alojzije cardinale Stepinac (1898-1960), proclamato martire, ha concluso oggi, giovedì 13 luglio 2017, i suoi lavori.
I partecipanti alla sesta ed ultima riunione riconoscono in un comunicato “la magnanimità” di papa Francesco, il quale ha “benevolmente” accolto la richiesta avanzata dal Patriarca della Chiesa Ortodossa Serba, Irinej, e costituito la Commissione.
Nel testo, i membri della commissione esprimono anche la loro gratitudine per “il clima cordiale”, che ha permesso una “piena libertà di parola” e una “migliore conoscenza della storia degli anni tra la Prima guerra mondiale e il 1960, anno della morte del cardinale Stepinac”.
Definito “un importante Pastore cattolico, in un periodo particolarmente travagliato della storia”, gli esperti riuniti sotto la guida di padre Bernard Ardura OP, presidente del Pontificio Comitato di Scienze storiche, sono giunti alla conclusione “che vari eventi, interventi, scritti, silenzi e prese di posizioni sono tuttora oggetto di interpretazioni varie”.
Nel caso specifico del cardinale Stepinac, “le prevalenti interpretazioni date rispettivamente dai croati cattolici e dai serbi ortodossi restano ancora divergenti”, così si legge nel comunicato, il quale ricorda che “il processo di canonizzazione del cardinale Stepinac è di esclusiva competenza del Papa”. (pdm)
Riportiamo di seguito il testo completo del comunicato finale.
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Comunicato congiunto della Commissione mista di Esperti croati cattolici e serbi ortodossi per una rilettura in comune della figura del Cardinale Alojzije Stepinac, Arcivescovo di Zagabria, 13.07.2017
Nei giorni 12 e 13 luglio 2017, si sono riuniti in Vaticano, presso la Domus Sanctae Marthae, per la loro sesta ed ultima riunione e sotto la presidenza del Rev.mo P. Bernard Ardura, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, i membri della Commissione mista di Esperti croati cattolici e serbi ortodossi per una rilettura in comune della figura del Cardinale Alojzije Stepinac, Arcivescovo di Zagabria.
Per la Conferenza Episcopale Croata erano presenti: S.Em. il Card. Josip Bozanić, Arcivescovo di Zagabria, S.E. Mons. Antun Škvorčević, Vescovo di Požega, S.E. Mons. Ratko Perić, Vescovo di Mostar-Duvno, il Dr. Jure Krišto e il Dr. Mario Jareb, dell’Istituto Croato di Storia.
Per il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Serba erano presenti: S.Em. Amfilohije, Metropolita del Montenegro e del Litorale, S.Em. Porfirije, Metropolita di Zagabria e Lubiana, S.E. Irinej, Vescovo di Novi Sad e di Bačka, S.E. Jovan, Vescovo di Pakrac e della Slavonia, e il Prof. Dr. Darko Tanasković, Rappresentante di Serbia presso l’UNESCO.
I presenti hanno riconosciuto la magnanimità di Papa Francesco che ha benevolmente accolto la richiesta del Patriarca della Chiesa Ortodossa Serba, Irinej, e ha deciso la costituzione della Commissione.
Tutti i membri sono grati per il clima cordiale, in cui, con piena libertà di parola, hanno potuto adempiere al mandato affidato alla Commissione, ossia procedere ad una rilettura in comune della vita del Cardinale Stepinac.
Sono stati consapevoli, fin dall’inizio dei lavori, che il processo di canonizzazione del Cardinale Stepinac è di esclusiva competenza del Papa. Riconoscono pure che ogni Chiesa ha i propri criteri per procedere alla canonizzazione.
I membri della Commissione hanno anche riconosciuto che il loro lavoro ha permesso una migliore conoscenza della storia degli anni tra la Prima guerra mondiale e il 1960, anno della morte del Cardinale Stepinac. Si è pure potuto illustrare la vita e il ministero di un importante Pastore cattolico, in un periodo particolarmente travagliato della storia.
Si è giunti alla conclusione che vari eventi, interventi, scritti, silenzi e prese di posizioni sono tuttora oggetto di interpretazioni varie. Nel caso del Cardinale Stepinac, le prevalenti interpretazioni date rispettivamente dai croati cattolici e dai serbi ortodossi restano ancora divergenti.
Lo studio della vita del Cardinale Stepinac ha insegnato che nella storia tutte le Chiese hanno crudelmente sofferto diverse persecuzioni e hanno i loro martiri e confessori della fede. A tale riguardo, i membri della Commissione hanno convenuto sulla eventualità di una futura collaborazione, in vista di un’opera comune, per condividere la memoria dei martiri e dei confessori delle due Chiese.
[01082-IT.01] [Testo originale: Italiano]