Quante volte sentiamo una mamma parlare con orgoglio del proprio figlio: questo ragazzo è la nostra speranza; quante promesse sono racchiuse in lui! È lui il nostro futuro.
E di una persona nel pieno della maturità, all’apice di una brillante carriera, non diciamo forse: ha realizzato tutte le promesse? Vive in un felice presente.
Per un anziano poi ogni promessa si considera ormai tramontata: egli rappresenta il passato.+
È questo un modo umano di ragionare e di valutare la realtà che ci circonda.
Verrebbe da chiedersi: qual è il periodo più importante dell’uomo? Qual età è maggiormente apprezzabile? La giovinezza con le sue aspettative future, la maturità con i suoi frutti presenti, o la vecchiaia con i ricordi passati?
Guardando le cose non secondo la ragione umana, ma nella luce di Dio, non c’è nella vita dell’uomo un periodo più importante dell’altro, un’età più preziosa dell’altra.
Il momento più importante della tua vita è quello in cui sei stato più amato da Dio. Ma non c’è un attimo della vita in cui Dio ti abbia amato di meno o di più. Ti ha sempre amato immensamente. Dio stesso ti assicura con la sua parola: “ti ho amato, ti amo e ti amerò di amore eterno”.
Allora ogni futuro, ogni presente, ogni passato ha la sua vita e la sua importanza nel presente di Dio che è amore eterno e infinito.
L’uomo esiste “ab aeterno”. È l’amore di Dio che lo fa vivere. Vive perché è amato. È in questo amore che nasce in questo mondo; è in questo amore che lascia questo mondo: impastata di questo amore eterno, eterna e divina è la vita dell’uomo.
Ciao da P. Andrea
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Fratellini / Pixabay CC0 - sathyatripodi, Public Domain
L’uomo è nel presente di Dio
“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont