Concistoro ordinario pubblico, 20 aprile 2017 / © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO

“L’offerta della vita”: nuovo criterio di beatificazione

L’iter richiede il riconoscimento di un miracolo

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Papa Francesco ha introdotto “una nuova fattispecie” dell’iter di beatificazione e canonizzazione, che si aggiunge ai criteri già esistenti: “l’offerta della via”, in cui il battezzato ha accettato una morte prematura per il servizio agli altri.
In un Motu Proprio pubblicato oggi, martedì 11 luglio 2017, il Pontefice ha specificato le norme di questo nuovo iter, il quale richiederà un miracolo per accedere alla beatificazione.
“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici”, così scrive il Papa all’inizio della Lettera apostolica in forma di Motu Proprio “Maiorem hac dilectionem”, citando il Vangelo di Giovanni (15, 13).
Infatti, prosegue il Papa, “sono degni di speciale considerazione ed onore quei cristiani che, seguendo più da vicino le orme e gli insegnamenti del Signore Gesù, hanno offerto volontariamente e liberamente la vita per gli altri ed hanno perseverato fino alla morte in questo proposito”.
Come precisa un articolo pubblicato su “L’Osservatore Romano” per l’entrata in vigore della normativa, il nuovo criterio permette la beatificazione di “quei fedeli che, spinti dalla carità, hanno offerto eroicamente la propria vita per il prossimo accettando liberamente e volontariamente una morte certa e prematura con l’intento di seguire Gesù”.
“L’eroica offerta della vita, suggerita e sostenuta dalla carità, esprime una vera, piena ed esemplare imitazione di Cristo”, afferma il Papa nel Motu Proprio, e quindi “è meritevole di quella ammirazione, che la comunità dei fedeli è solita riservare a coloro che volontariamente hanno accettato il martirio di sangue o hanno esercitato in grado eroico le virtù cristiane”.
Le norme della Chiesa cattolica prevedevano finora tre vie che aprivano alla beatificazione: la via del martirio, la via delle virtù umane e cristiane in maniera “eroica” e infine l’iter piuttosto raro dell’equipollenza, in cui il Pontefice conferma un culto spontaneo già esistente da tempo.
Le prime tre vie non apparivano “sufficienti per interpretare tutti i casi possibili di santità canonizzabile”, prosegue l’articolo del quotidiano vaticano. Viene aggiunta quindi una quarta via, la quale contiene degli elementi di martirio per “l’eroico dono di sé, fino alla morte inclusa” e degli elementi di virtù eroiche per “atto eroico di carità (dono di sé), ispirato dall’esempio di Cristo”.
Questa quarta via si differenzia però dalle altre due. Contrariamente al martirio, “non c’è un persecutore che vorrebbe imporre la scelta contro Cristo”, e contrariamente alle virtù eroiche, “non è l’espressione di un prolungato esercizio delle virtù”.
L’offerta della vita — prosegue l’articolo firmato da Marcello Bartolucci — valorizza “una eroica testimonianza cristiana” di nuovo ordine. La “perfezione della carità” in questo caso “non è il risultato di una prolungata, pronta e gioiosa ripetizione di atti virtuosi, ma è un unico atto eroico che per la sua radicalità, irrevocabilità e persistenza ‘usque ad mortem’ esprime pienamente l’opzione cristiana”.
Mentre il Motu Proprio precisa che si tratta di una morte “certa e a breve termine”, il documento spiega anche che per accedere alla beatificazione ci dev’essere un “nesso tra l’offerta della vita e la morte prematura”.
L’esercizio delle virtù dev’essere “almeno in grado ordinario” prima dell’offerta della vita, inoltre una fama di santità “almeno dopo la morte” e infine un miracolo attribuito all’intercessione del Servo di Dio. (pdm)
Cliccare qui per leggere il Motu Proprio.

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Anne Kurian-Montabone

Laurea in Teologia (2008) alla Facoltà di teologia presso l'Ecole cathedrale di Parigi. Ha lavorato 8 anni per il giornale settimanale francese France Catholique" e participato per 6 mese al giornale "Vocation" del servizio vocazionale delle chiesa di Parigi. Co-autore di un libro sulla preghiera al Sacro Cuore. Dall'ottobre 2011 è Collaboratrice della redazione francese di Zenit."

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