“Un maestro nella comunicazione”. Questo l’omaggio del già direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi SJ, al suo storico predecessore, Joaquín Navarro-Valls, deceduto ieri a Roma all’età di 80 anni dopo una lunga malattia. In un contributo pubblicato sulla pagina web del programma italiano di Radio Vaticana, il gesuita parla di “un servizio alla Chiesa di valore incalcolabile”.
“Ho conosciuto di persona il dr. Navarro-Valls quando sono venuto a lavorare in Vaticano come direttore dei Programmi della Radio Vaticana all’inizio del 1991”, scrive l’attuale presidente della Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Facendo parte del cosiddetto “seguito papale” in numerosi viaggi di Giovanni Paolo II, il gesuita si ricorda il defunto portavoce come un uomo “piacevole, amichevole e cordiale”.
Joaquín Navarro-Valls era conosciuto soprattutto come “portevoce” brillante e competente del Pontefice polacco, “una denominazione del tutto appropriata”, anche se ufficialmente il suo ruolo era quello di direttore della Sala Stampa, ricorda il gesuita.
Per Navarro-Valls — così sottolinea p. Lombardi — era “assolutamente necessario poter avere – e avere effettivamente – un rapporto diretto con il Papa, in modo da conoscere con sicurezza e chiarezza il suo pensiero e la sua linea, e da potersi presentare al mondo della stampa e all’opinione pubblica come interprete autorevole di tale pensiero e non solo per sentito dire”.
Joaquín Navarro-Valls è stato senz’altro “una delle figure importanti di quel pontificato straordinario, non solo per la sua evidente visibilità pubblica, ma anche per il suo ruolo di intervento e di consiglio”, prosegue il gesuita. “Certamente Giovanni Paolo II ebbe grande fiducia in lui e tenne in gran conto il suo servizio.”
Descrivendo il medico e giornalista spagnolo “una vera genialità nel presentare notizie e contenuti informativi in forma brillante, attraente e concisa”, p. Lombardi definisce la scelta di Navarro-Valls da parte di Papa Wojtyła come “indubbiamente” “molto felice”.
Come “numerario” dell’Opus Dei Navarro-Valls era inoltre una persona “sulla cui dedizione e sul cui amore fedele alla Chiesa e al Papa si poteva davvero contare, per la disponibilità effettiva sia di tempo sia di cuore”, osserva Lombardi.
“E’ sempre rimasto per me un amico”, così conclude il gesuita, “un esempio di vita spirituale discreta, vera e profonda, pienamente integrata con il suo lavoro, un modello di dedizione al servizio del Papa e della Chiesa, un maestro nella comunicazione, anche se per me – come ho già detto, ma ripeto volentieri – inimitabile”. (pdm)
Joaquín Navarro-Valls / Wikimedia Commons - Medol, CC BY-SA 4.0
P. Lombardi: omaggio a Joaquín Navarro-Valls
“Un servizio alla Chiesa di valore incalcolabile”