Rivolgendosi ai pellegrini in piazza San Pietro dopo la recita del Regina Caeli, papa Francesco ha espresso oggi, domenica 28 maggio 2017, nuovamente la sua vicinanza al patriarca copto-ortodosso Tawadros II e a tutta la Nazione egiziana per l’attentato di due giorni fa a Minya.
“Le vittime, tra cui anche bambini, sono fedeli che si recavano a un santuario a pregare, e sono stati uccisi dopo che si erano rifiutati di rinnegare la loro fede cristiana”, ha detto Francesco “Il Signore accolga nella sua pace questi coraggiosi testimoni, questi martiri, e converta i cuori dei terroristi”, ha dichiarato il Pontefice, che ha anche pregato per le vittime dell’attentato di Manchester, “dove tante giovani vite sono state crudelmente spezzate”.
Il Papa ha ricordato inoltre i fedeli che oggi ricorre la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. “Preghiamo perché la comunicazione, in ogni sua forma, sia effettivamente costruttiva, al servizio della verità rifiutando i pregiudizi, e diffonda speranza e fiducia nel nostro tempo”, ha detto il Papa.
Nel suo saluto finale il Pontefice ha rivolto poi “un pensiero speciale e un incoraggiamento va ai rappresentanti delle associazioni di volontariato che promuovono la donazione degli organi”, definendola con le parole del Catechismo della Chiesa Cattolica (n° 2296) un “atto nobile e meritorio”.
Jorge Bergoglio ha salutato inoltre i dipendenti Mediaset presenti in piazza San Pietro. “Saluto anche i lavoratori di Mediaset Roma, con l’auspicio che la loro situazione lavorativa possa risolversi, avendo come finalità il vero bene dell’azienda, non limitandosi al mero profitto ma rispettando i diritti di tutte le persone coinvolte: e il primo è il diritto al lavoro”, ha detto Francesco, che ieri a Genova aveva dedicato parole forti al tema del lavoro.
Riprendiamo il testo completo del saluto del Papa.
***
Cari fratelli e sorelle,
desidero esprimere nuovamente la mia vicinanza al caro fratello il Papa Tawadros II e a tutta la Nazione egiziana, che due giorni fa ha subito un altro atto di feroce violenza. Le vittime, tra cui anche bambini, sono fedeli che si recavano a un santuario a pregare, e sono stati uccisi dopo che si erano rifiutati di rinnegare la loro fede cristiana. Il Signore accolga nella sua pace questi coraggiosi testimoni, questi martiri, e converta i cuori dei terroristi.
E preghiamo anche per le vittime dell’orribile attentato di lunedì scorso a Manchester, dove tante giovani vite sono state crudelmente spezzate. Sono vicino ai familiari e a quanti ne piangono la scomparsa.
Si celebra oggi la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, sul tema “Non temere perché io sono con te” (Is 43,5). I mezzi di comunicazione sociale offrono la possibilità di condividere e diffondere all’istante le notizie in modo capillare; queste notizie possono essere belle o brutte, vere o false; preghiamo perché la comunicazione, in ogni sua forma, sia effettivamente costruttiva, al servizio della verità rifiutando i pregiudizi, e diffonda speranza e fiducia nel nostro tempo.
Saluto tutti voi, cari romani e pellegrini: le famiglie, i gruppi parrocchiali, le associazioni, le scuole.
In particolare, saluto i fedeli provenienti dal Colorado; i gruppi folcloristici bavaresi venuti per la grande parata nel centenario della festa della Patrona Bavariae; saluto i fedeli polacchi, con una benedizione anche per i partecipanti al pellegrinaggio al Santuario di Piekary.
Saluto i Missionari Comboniani che festeggiano 150 anni di fondazione; il pellegrinaggio delle Suore Ospedaliere di Ascoli Piceno; i gruppi di Napoli, Scandicci, Thiesi, Nonantola, e gli alunni della scuola “Sacro Cuore del Verbo Incarnato” di Palermo.
Un pensiero speciale e un incoraggiamento va ai rappresentanti delle associazioni di volontariato che promuovono la donazione degli organi, “atto nobile e meritorio” (Catechismo, n. 2296). Saluto anche i lavoratori di Mediaset Roma, con l’auspicio che la loro situazione lavorativa possa risolversi, avendo come finalità il vero bene dell’azienda, non limitandosi al mero profitto ma rispettando i diritti di tutte le persone coinvolte: e il primo è il diritto al lavoro.
Voglio concludere con un grande saluto ai genovesi e un grande grazie per la loro calorosa accoglienza che mi hanno riservato ieri. Che il Signore li benedica abbondantemente e la Madonna della Guardia li custodisca.
E a tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
© Copyright – Libreria Editrice Vaticana