Lettura
Sempre nel contesto del congedo dalla fase terrena della sua esistenza, Gesù riconosce quanto l’esperienza dello stare con lui sia stata fonte di ricchezza spirituale e di gioia per i suoi discepoli. La sua presenza nel mondo ormai volge al termine e per i suoi fedeli si profila una nuova esperienza, caratterizzata da un rapporto con Gesù da vivere nelle fede, con i faticosi passaggi che la fede pretende, perché non sempre tutto è chiaro ed evidente. Il nuovo rapporto con Gesù, non più così immediato, sarà affidato alla fede e comporterà necessariamente sofferenza, ma Gesù assicura: «la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Meditazione
Il brano degli Atti degli Apostoli descrive i primi momenti dell’esperienza di Paolo a Corinto, e può essere preso come esempio concreto della fatica di chi avvia un’esperienza apostolica in un nuovo contesto di vita. Protagonisti della vicenda sono Paolo, reduce dal bruciante fallimento della sua predicazione ad Atene, e Aquila, con la moglie Priscilla, «arrivati poco prima dall’Italia, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei». Tutti sono giunti a Corinto in seguito a esperienza dolorose, e sperimentano quanto sia vera la profezia di Gesù, secondo cui la sua presenza si percepisce in modo discontinuo. Tuttavia, Paolo, Aquila e Priscilla rimangono fermi nella loro fede, sicuri che «la tristezza si cambierà in gioia». Vivono questa fedeltà dedicandosi al lavoro e dialogando con Giudei e Greci. Appena possibile, «quando Sila e Timoteo giunsero dalla Macedonia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto alla Parola». A questo punto si verificano avvenimenti insperati: Paolo «entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corinzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare». Il faticoso approccio a Corinto, con il suo corredo di sofferenza, lascia il posto alla gioia della nascita di una comunità fiorente. L’insegnamento è molto chiaro anche per noi, spesso toccati dalla tentazione dello scoraggiamento di fronte alle immancabili difficoltà della vita cristiana: fedeli al lavoro quotidiano, coraggiosi nel parlare di Gesù anche con chi non crede, e cercando nella Parola di Dio sostegno per la nostra fede incerta e indicazioni per la nostra testimonianza, il Signore non ci farà mancare quella gioia che lui solo è capace di donare.
Preghiera
Signore, non è sempre facile seguirti, e ancor meno lo è lavorare per te e per il tuo Regno. Fatica, incomprensioni e tutto un contesto estraneo allo spirito del Vangelo, talvolta ci portano allo scoraggiamento. Donami fiducia e sostieni la mia fede, che talvolta vacilla.
Agire
Nei momenti di fatica e di stanchezza, ripeterò l’invocazione: “Credo, Signore, ma tu aumenta la mia fede”.
Meditazione del giorno a cura di Mons. Francesco Guido Ravinale, Vescovo di Asti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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La vostra tristezza si cambierà in gioia — Meditazione quotidiana
Meditazione della Parola di Dio di Giovedì 25 maggio 2017, della VI Settimana di Pasqua, Feria (bianco)