Trascorrevo al mare di Jesolo una settimana come cappellano della colonia don Mazza.
Stavo volentieri alla scuola dei piccoli ospiti. Godevo il sole, il mare, la spiaggia; ma sorbivo soprattutto lezioni preziose di vita che solo i bambini, anche a loro insaputa, sanno dare a chiunque li sappia ascoltare.
Ricordo di aver conosciuto Reno, un bambino che con il gruppo dei suoi coetanei trascorreva al mare un periodo di vacanze. Da molti giorni non vedeva la mamma.
Ogni giorno, seduto sulla spiaggia, si chiudeva in se stesso; non vedeva che i suoi giocattoli; durante la ricreazione li ammucchiava attorno a sè e li difendeva, tenendoseli gelosamente stretti: erano strilli se qualcuno accennava a toccarglieli.
Era chiaramente troppa la malinconia sofferta dal piccolo. Avvisammo la mamma che finalmente venisse a riportarlo a casa. Reno, seduto sulla sabbia, nella solita posizione di difesa, appena la vede scatta in piedi, lascia tutto e le corre incontro.
Non lo vidi più tornare in dietro, neppure a riprendersi i giocattoli.
Alla sera telefona da casa la mamma: “Reno desidera regalare tutti i suoi balocchi ai bambini della colonia”.
Trovando la mamma, Reno aveva trovato tutto.
Se trovi Maria, hai trovato tutto: chi trova la porta del cielo, ha trovato il cielo e quanto il cielo contiene.
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Bambino / Pixabay CC0 - DariuszSankowski, Public Domain
Janua coeli
“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont