Lettura
Entriamo nel bellissimo capitolo 15 del Vangelo di Giovanni, in cui Gesù propone ai suoi discepoli di vivere in profonda unione con lui, che non ci considera servi ma amici, e ci parla per portarci ad una gioia piena. In questi versetti, Gesù fa sentire la necessità della potatura, e quindi della purificazione, in vista di un rapporto più completo e fruttuoso. Il libro degli Atti affronta il grande problema della Chiesa primitiva: come i pagani possono essere uniti a Gesù e quindi ammessi alla salvezza. Un problema cruciale che ha trovato la sua potatura e purificazione nel dialogo tra gli Apostoli.
Meditazione
Santa Teresa d’Ávila, ne Il libro della vita (cap. 22,6-7,14), esprime in modo efficace il suo desiderio di rimanere nell’amore di Cristo. «Chi ha come amico Cristo Gesù può certo sopportare ogni cosa. Gesù infatti aiuta e dà forza, non viene mai meno e ama sinceramente. Infatti non possiamo piacere a Dio e da Lui ricevere grandi grazie, se non per le mani della sacratissima umanità di Cristo. Dobbiamo passare attraverso questa porta, se desideriamo che la somma Maestà ci mostri i suoi grandi segreti. Meditando la sua vita non si troverà modello più perfetto. Che cosa possiamo desiderare di più, quando abbiamo al fianco un così buon amico che non ci abbandona mai nelle tribolazioni e nelle sventure, come fanno gli amici del mondo? Beato colui che lo ama davvero e lo ha sempre con sé. Il glorioso apostolo Paolo non poteva fare a meno di avere sempre sulla bocca il nome di Gesù, perché l’aveva ben fisso nel cuore. Alcuni santi molto contemplativi, non hanno seguito altro cammino. Ogni volta che pensiamo a Cristo, ricordiamoci dell’amore che lo ha spinto a concederci tante grazie e dell’accesa carità che Dio ha mostrato dandoci in Lui un pegno della tenerezza con cui ci segue: amore infatti domanda amore. Perciò sforziamoci di considerare questa verità e di eccitarci ad amare. Se il Signore ci facesse la grazia di imprimerci nel cuore questo amore, tutto ci diverrebbe facile e faremmo molto, in breve e senza fatica». L’ideale della vita cristiana si realizza nell’unione con il Signore. Vale la pena di accettare qualche sana potatura, personale e comunitaria, pur di rimanere in una comunione di profonda amicizia, nella certezza che Gesù è la vite vera e il Padre è l’agricoltore.
Preghiera
O Signore, non permetterci di rimanere staccati da te e quindi sterili e privi di frutto. Cerco l’unione che mi doni con i sacramenti; ascolto la tua Parola e desidero viverla. Voglio contribuire all’unità nella vita comunitaria della tua Chiesa. E ti ringrazio perché, nella tua immensa misericordia, mi accogli sempre.
Agire
Per rimanere uniti al Signore abbiamo a disposizione i Sacramenti, che donano e ridonano la sua grazia, l’ascolto della sua Parola, che è lampada per i nostri passi, e la preghiera, che ci pone in dialogo con Lui.
Meditazione del giorno a cura di Mons. Francesco Guido Ravinale, Vescovo di Asti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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Rimanete in me e io in voi — Meditazione quotidiana
Meditazione della Parola di Dio di Mercoledì 17 maggio 2017, della V Settimana di Pasqua, Feria (bianco)