Passeggino / Pixabay CC0 - d97jro, Public Domain

“Il futuro delle nostre società richiede un’attenzione concreta alla maternità”

Saluto di papa Francesco dopo il Regina Caeli di domenica 14 maggio — Testo completo

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“Il futuro delle nostre società richiede da parte di tutti, specialmente delle istituzioni, un’attenzione concreta alla vita e alla maternità.” Lo ha detto papa Francesco dopo il Regina Caeli di domenica 14 maggio 2017, salutando i partecipanti all’iniziativa “Passeggini vuoti” e un gruppo di mamme di Bordighera.
A questo punto del suo saluto il Papa ha ricordato che in molti Paesi del mondo viene celebrata oggi la Festa della Mamma. “Ricordiamo con gratitudine e affetto tutte le mamme, anche le nostre mamme in Cielo, affidandole a Maria, la mamma di Gesù”, ha detto Francesco, che ha proposto ai circa 25.000 fedeli presenti in piazza San Pietro di rimanere alcuni istanti in silenzio, “ognuno pregando per la propria mamma”.
All’inizio del suo saluto, Francesco ha richiamato l’attenzione dei pellegrini sulla “sorte delle popolazioni afflitte da guerre e conflitti”. “Tante persone innocenti sono duramente provate, sia cristiane, sia musulmane, sia appartenenti a minoranze come gli yazidi, i quali subiscono tragiche violenze e discriminazioni”, ha detto il Pontefice, che ha incoraggiato le diverse comunità “a percorrere la strada del dialogo e dell’amicizia sociale per costruire un futuro di rispetto, di sicurezza e di pace, lontano da ogni sorta di guerra”.
Il Papa ha inoltre reso grazie a Dio per la testimonianza del sacerdote e gesuita irlandese John Sullivan (1861–1933), proclamato beato ieri a Dublino. “Egli dedicò la vita all’insegnamento e alla formazione spirituale dei giovani, ed era tanto amato e ricercato come un padre dai poveri e dai sofferenti”, ha ricordato il Santo Padre. La beatificazione di padre Sullivan — un convertito dal protestantesimo — è stata la prima in assoluto in terra irlandese.
Riportiamo di seguito le parole del Papa.
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Cari fratelli e sorelle,
affido a Maria, Regina della pace, la sorte delle popolazioni afflitte da guerre e conflitti, in particolare in Medio Oriente. Tante persone innocenti sono duramente provate, sia cristiane, sia musulmane, sia appartenenti a minoranze come gli yazidi, i quali subiscono tragiche violenze e discriminazioni. Alla mia solidarietà si accompagna il ricordo nella preghiera, mentre ringrazio quanti si impegnano a sovvenire ai bisogni umanitari. Incoraggio le diverse comunità a percorrere la strada del dialogo e della amicizia sociale per costruire un futuro di rispetto, di sicurezza e di pace, lontano da ogni sorta di guerra.
Ieri, a Dublino, è stato proclamato Beato il sacerdote gesuita John Sullivan. Vissuto in Irlanda tra Otto e Novecento, egli dedicò la vita all’insegnamento e alla formazione spirituale dei giovani, ed era tanto amato e ricercato come un padre dai poveri e dai sofferenti. Rendiamo grazie a Dio per la sua testimonianza.
Saluto tutti voi, fedeli di Roma e pellegrini dall’Italia e da vari Paesi. In particolare, i fedeli di Ivrea, Salerno, Valmontone e Rimini; gli alunni di Potenza e di Mozzo (Bergamo). Saluto i partecipanti all’iniziativa denominata “Passeggini vuoti” e il gruppo delle mamme di Bordighera: il futuro delle nostre società richiede da parte di tutti, specialmente delle istituzioni, un’attenzione concreta alla vita e alla maternità. E questo appello è particolarmente significativo oggi mentre si celebra, in tanti Paesi, la festa della mamma, ecco!; ricordiamo con gratitudine e affetto tutte le mamme, anche le nostre mamme in Cielo, affidandole a Maria, la mamma di Gesù. E adesso vi faccio una proposta: rimaniamo alcuni istanti in silenzio, ognuno pregando per la propria mamma.
A tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

© Copyright – Libreria Editrice Vaticana

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Paul De Maeyer

Schoten, Belgio (1958). Laurea in Storia antica / Baccalaureato in Filosofia / Baccalaureato in Storia e Letteratura di Bisanzio e delle Chiese Orientali.

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