Daily meditation on the Gospel

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Il pane della vita — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Venerdì 5 maggio 2017, della III Settimana di Pasqua, Feria (bianco)

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Lettura
Il brano evangelico rappresenta il cuore della catechesi di Gesù sul pane, in cui egli dice esplicitamente che, dopo avere donato il pane che sfama, intende donare il pane della vita. Inizia a precisare che Egli parla di un pane ben diverso da quello di cui i Giudei hanno esperienza, e li sconvolge, con il discorso incomprensibile sul “mangiare la carne del Figlio dell’uomo e bere il suo sangue”. Nel brano degli Atti si narra la testimonianza concreta di Saulo che, incontrando Gesù, ha veramente trovato il “Figlio dell’uomo” e con Lui la vita, e la vita eterna. La vicenda di Paolo è illuminante, perché traduce nella concretezza della sua esperienza di vita le incomprensibili espressioni del discorso di Gesù.
Meditazione
La Parola di Dio ci pone di fronte a due brani ugualmente sconvolgenti: il discorso di Gesù sul pane della vita e la vicenda di Saulo, partito “spirando minacce e stragi contro i discepoli del Signore”, trasformato dall’incontro con Lui che lo ha portato a vita nuova ed eterna. Può essere interessante confrontare quanto Gesù predice a “chi mangia la sua carne e beve il suo sangue”, con quanto storicamente è avvenuto nella vita di Paolo. Riprendo solo tre espressioni del brano evangelico: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Al momento di “sciogliere le vele” Paolo ha potuto constatare di avere vissuto una vita veramente significativa, perché nel nome di Gesù aveva “combattuto la buona battaglia, terminato la corsa e conservato la fede” (cfr. 2Tm 4,6-8). Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Dopo l’incontro con il Signore, Paolo avrebbe potuto insegnare per esperienza che «Come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate. È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui. Con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti» (cfr. Col 2,6-12). Veramente chi mangia il pane della vita accoglie il Signore e partecipa della sua pienezza. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue vivrà per me. Paolo dopo l’incontro con Ananìa, “recuperò la vista, si alzò e venne battezzato” per una vita nuova, talmente vera da poterla sintetizzare in questi termini: «non vivo più io, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20).
Preghiera
Gesù, vero pane di vita, aiutami a comprendere fino a che punto è vero che chi mangia la tua carne e beve il tuo sangue ha la vita eterna, rimane in te e tu in lui e vivrà per te, in una vita eterna. Che il dono dell’Eucaristia sia sorgente per la mia vita spirituale e strumento di unione intima con te.
Agire
Voglio uscire dalla superficialità con cui mi accosto abitualmente all’Eucaristia, e scoprire che questo dono mi può introdurre in un’autentica esperienza mistica.
Meditazione del giorno a cura di Mons. Francesco Guido Ravinale, Vescovo di Asti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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