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Francesco: "L'esempio dei martiri sostenga la Chiesa nell'edificare una civiltà dell'amore"

Nei saluti al termine dell’Angelus, il Papa ricorda la proclamazione a beati di José álvarez-Benavides y de la Torre e centoquattordici compagni martiri della guerra civile spagnola

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Cari fratelli e sorelle,
ieri ad Almería (Spagna) sono stati proclamati beati José álvarez-Benavides y de la Torre e centoquattordici compagni martiri. Questi sacerdoti, religiosi e laici sono stati testimoni eroici di Cristo e del suo Vangelo di pace e di riconciliazione fraterna. Il loro esempio e la loro intercessione sostengano l’impegno della Chiesa nell’edificare la civiltà dell’amore.
Saluto tutti voi, provenienti da Roma, dall’Italia e da diversi Paesi, in particolare i pellegrini di Córdoba (Spagna), i giovani del collegio Saint-Jean de Passy di Parigi, i fedeli di Loreto, i fedeli di Quartu Sant’Elena, Rende, Maiori, Poggiomarino e gli adolescenti del decanato “Romana-Vittoria” di Milano. E a proposito di Milano vorrei ringraziare il Cardinale Arcivescovo e tutto il popolo milanese per la calorosa accoglienza di ieri. Veramente mi sono sentito a casa, e questo con tutti, credenti e non credenti. Vi ringrazio tanto, cari milanesi, e vi dirò una cosa: ho constatato che è vero quello si dice: “A Milan si riceve col coeur in man!”.
Auguro a tutti una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
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ZENIT Staff

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