“Non dimentichiamo che questo problema dei rifugiati, dei migranti, oggi è la tragedia più grande dopo quella della seconda guerra mondiale”. Così il Papa stamattina, 22 marzo 2017, al termine della catechesi dell’Udienza generale, salutando i partecipanti all’incontro per Direttori Migrantes.
Francesco li ha incoraggiati “a proseguire nell’impegno per l’accoglienza e l’ospitalità dei profughi e dei rifugiati, favorendo la loro integrazione, tenendo conto dei diritti e dei doveri reciproci per chi accoglie e chi è accolto”.
Il Papa ha anche salutato, a margine della Giornata Mondiale Sindrome di Down, i ragazzi con sindrome di down della Diocesi di Ascoli Piceno, nonché i lavoratori del Sindacato Italiano balneari, del Gruppo Fruit imprese e della Accenture Services.
Il Pontefice ha quindi ricordato che sabato prossimo, 25 marzo, si celebre la Solennità dell’Annunciazione del Signore alla Vergine Maria. “Cari giovani – ha detto – sappiate mettervi in ascolto della volontà di Dio come Maria; cari malati, non scoraggiatevi nei momenti più difficili sapendo che il Signore non dà una croce superiore alle proprie forze; e voi, cari sposi novelli, edificate la vostra vita matrimoniale sulla salda roccia della Parola di Dio”.
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Crisi dei migranti. Per il Papa "la più grande tragedia dopo la seconda guerra mondiale"
Francesco ha incoraggiato oggi i Direttori Migrantes a proseguire il loro impegno per profughi e rifugiati