Holy Sepulchre, Jerusalem - Wikimedia Commons

Terra Santa. Domani veglia ecumenica per la fine dei restauri del Santo Sepolcro

Ci saranno i rappresentanti delle tre Chiese firmatarie dell’accordo per i lavori. Attesa per la presenza del Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I

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Con una liturgia ecumenica verrà inaugurato domani, 22 marzo 2017, il Santo Sepolcro a Gerusalemme dopo dieci mesi di restauri, iniziati a maggio 2016. Pellegrini, fedeli e visitatori potranno ammirare la bellezza della tomba di Cristo, priva delle travi di ferro fissate fino a oggi per i lavori.
Anche se ora inizierà una seconda fase di lavori, per garantire la stabilità della struttura, il World Monuments Fund, ong indipendente che ha gestito il restauro, ha assicurato che domenica 16 aprile sarà possibile celebrare la Pasqua comune, cattolica e ortodossa.
Tra i celebranti della liturgia di domani, i rappresentanti delle tre Chiese firmatarie dell’accordo che ha consentito l’avvio dei lavori: Theophilos III, patriarca greco-ortodosso, padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, Nourhan Manougian, patriarca armeno apostolico. Presente anche mons. Pierbattista Pizzaballa, oggi amministratore apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, che firmò l’accordo mentre era ancora custode di Terra Santa.
Particolarmente attesa, secondo quanto riferiscono dalla Custodia di Terra Santa, come riprende l’AgenSir, la presenza del patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, che torna a Gerusalemme dopo il suo incontro, nel 2014, con Papa Francesco, sulle orme del suo predecessore Atenagora. Presenti anche tutti gli ausiliari patriarcali delle Chiese del Santo Sepolcro, copti, siriaci e etiopi, oltre ai rappresentanti delle altre Confessioni cristiane di Terra Santa.

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ZENIT Staff

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