"Amoris Laetitia" / ZENIT - HSM, CC BY-NC-SA

Palermo: una giornata di studi sulla Amoris Laetitia

Il 17 marzo presso la Facoltà Teologica di Sicilia si svolgerà la X Giornata di studi di Catechetica sul tema dell’Esortazione Apostolica. Presente mons. Lorefice

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

“Nulla è più esigente dell’amore”. La X Giornata di studi di Catechetica il 17 marzo presso l’Aula Magna della Facoltà Teologica “San Giovanni Evangelista” di Palermo, nello stile del Forum, si propone di approfondire e rischiarare l’esigenza di radicalità che è insita alla natura stessa dell’amore. La ricompensa all’amore è l’amore ed è dunque l’amore che “obbliga” ad amare. Ad un anno dalla pubblicazione dell’Amoris Laetitia un’opportunità, come auspicato anche da papa Francesco, di poter continuare la riflessione nelle chiese locali. Il tema della Giornata è tratto dalle righe che concludono l’Esortazione Apostolica: “Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza d’amore e di comunione che ci è stata promessa” (AL, 325). Scopo del Forum è quello di far emergere la peculiarità di Amoris Laetitia che offre la dottrina sul sacramento del matrimonio come frutto di una Tradizione vivente, che si rinnova sempre nel confronto con la Scrittura e con i soggetti di ogni cultura e tempo. E quindi alla consapevolezza della cura, che già Francesco aveva presentato con l’immagine della Chiesa ospedale da campo, perché scende lì dove l’uomo e ferito, per fare la strada insieme a lui e non indicare da lontano la direzione da seguire, si affianca quella della tenerezza e della grazia misericordiosa di Dio.
Il Forum prevede un intreccio profondo tra riflessioni teologico-pastorali, spiritualità ed esperienze in atto. Da qui l’organizzazione dei lavori in due sessioni, nella prima, al mattino, saranno presi in esame il tema della ricerca e la dimensione del dialogo, mentre nella seconda sessione, nel pomeriggio, si procederà con le riflessioni e i confronti.
Don Giuseppe d’Alcamo, docente di Catechetica presso la Facoltà Teologica di Sicilia, che introdurrà i lavori della Giornata, da noi interpellato, sottolinea che l’Amoris Laetitia non è da intendere come «un atto di un magistero “incerto”, ma come il frutto maturo di un magistero sinodale che ha coinvolto, a diversi livelli, tutta la Chiesa», e «quindi – continua – il punto di arrivo di un percorso di attento ascolto del popolo di Dio, ma, anche il punto di partenza per attivare nuovi processi di riflessione e di formazione per superare quello iato, che esiste e da tutti sofferto, tra i principi e le prassi». Per il docente si tratta quindi di «un pressante invito per un cambio di prospettiva di tutta la vita pastorale, che non deduce le scelte pastorali da compiere da un ideale calato dall’alto, ma parte sempre dal basso per camminare lungo tutta la vita, per far crescere il dono di Dio». Si tratta allora di una conversione pastorale rispettosa della verità sacramentale e della fragilità dell’uomo che sa riconoscere «la sacralità e la dignità anche di ciò che è fragile, imperfetto, qualche volta disordinato, ed invita ad aprire cammini di crescita per tutti, attraverso tappe graduali e piccoli passi».
Necessario quindi studiare, fare ricerca e approfondire i numerosi spunti che l’Esortazione offre. In questa prospettiva don Massimo Naro, teologo sistematico della Facoltà Teologica di Sicilia, si soffermerà sulla valorizzazione delle differenze nell’esperienza familiare, mentre don Antonio Parisi, teologo moralista, sul rapporto tra Coscienza e discernimento morale. I legami familiari sono inoltre un luogo nel quale è possibile cogliere peculiarità e convergenze del discernimento personale e comunitario, ambito che sarà approfondito da don Calogero Cerami, Antonio Mastrantuono e Giuseppina D’Addalfio, ma anche sorgente di percorsi sapienziali, (don Giuseppe Bonfrate), non dimenticando la via di un’autentica educazione e formazione all’amore mediante l’ascolto e la custodia delle Scritture (don Giuseppe d’Alcamo). Interessante sarà infine il confronto con l’associazione “Oasi di Cana” e l’esperienza di “Casa Famiglia Rosetta”. I coniugi Piera Di Maria e Antonio Adorno, racconteranno il percorso di maturazione all’amore coniugale curato dall’associazione, mentre don Vincenzo Sorce, fondatore di “Casa Rosetta” parlerà di come poter vivere e affrontare l’esperienza della fragilità dentro la coppia.
La Giornata si aprirà con i saluti del Gran Cancelliere, Mons. Corrado Lorefice e del preside don Francesco Lomanto, sarà moderata da don Giuseppe Trapani, vicepreside, e introdotta da don Giuseppe d’Alcamo, docente di Catechetica.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Giovanni Chifari

Docente di Teologia Biblica presso l'ISSR "Giovanni Paolo II" di Foggia. Redazione rivista "La Casa Sollievo della Sofferenza" (Resp. Sez. Gruppi di Preghiera Padre Pio). Centro Gruppi di Preghiera (Sgr). Docente di Religione Cattolica. Rivista "Il diaconato in Italia". Libri: "La Parola della Croce. Via Crucis biblica con San Pio da Pietrelcina", Edizioni Paoline, 2012; "Il pensiero dei Papi su San Pio e la sua Opera", Ediz. La Casa Sollievo della Sofferenza, SGR 2014. Articoli scientifici, ambito teologico.

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione