La cattedrale di Cracovia sorge sulla collina di Wawel, accanto al castello reale. È dedicata ai grandi santi polacchi Stanislao e Venceslao, ma non è soltanto la chiesa madre della città: è anche il santuario nazionale della Polonia. Nella cattedrale si svolgevano tradizionalmente le incoronazioni dei sovrani polacchi che qui venivano pure sepolti. Ma prima di tutto è la sede degli arcivescovi metropoliti della città che per secoli fu la capitale della Polonia.
Storicamente fu la cattedra di san Stanislao, ma anche di Karol Wojtyła, dal 1964 al 1978 arcivescovo di Cracovia. Dal 3 giugno 2005 a capo dell’Arcidiocesi, in sostituzione dell’arcivescovo Franciszek Macharski, ritiratosi per aver raggiunto limiti d’età, è stato il card. Stanisław Dziwisz, ex segretario particolare di Giovanni Paolo II. La nomina di Dziwisz da parte di Benedetto XVI fu vista allora come un segno di continuità e compimento del desiderio del suo predecessore.
Il card. Dziwisz è rimasto alla sede di Cracovia anche dopo il 27 aprile 2014, quando ha compiuto 75 anni. Anche perché era un periodo particolare nella storia della Chiesa polacca impegnata nei preparativi per le celebrazioni del 1050° anniversario del battesimo della Polonia e della Giornata Internazionale della Gioventù prevista proprio a Cracovia nel mese di luglio 2016. La Chiesa polacca e l’Arcidiocesi di Cracovia, in particolare, hanno brillantemente preparato tale evento mondiale, anche grazie alla grande esperienza organizzativa e al dinamismo dell’ex segretario di Giovanni Paolo II.
In Polonia si aspettava con grande interesse la notizia della nomina del nuovo arcivescovo metropolita di Cracovia. E tale notizia è arrivata il giorno della festa dell’Immacolata: l’8 dicembre Papa Francesco ha nominato come successore del card. Dziwisz, mons. Marek Jędraszewski, arcivescovo di Łódz. Il 25 gennaio il card. Dziwisz ha trasmesso all’arcivescovo Jędraszewski la sua croce pettorale, che ha un grande valore simbolico: fu la croce che Pio X consegnò al card. Adam Stefan Sapieha, arcivescovo di Cracovia dal 1925 al 1951 (Sapieha fu consacrato vescovo personalmente da Pio X nella Cappella Sistina il 17 dicembre 1911).
In seguito la croce fu trasmessa ai successivi metropoliti di Cracovia. Come ha detto il card. Dziwisz „cambiano le persone, ma la Chiesa rimane”. Nell’incontro con i giornalisti il nuovo arcivescovo ha elencato le priorità del suo ministero: il culto della Divina Misericordia, il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio di san Giovanni Paolo II, la vicinanza alla gente e il dialogo con il mondo accademico, tenendo conto che Cracovia è un grande centro universitario.
La presa in possesso e l’ingresso nella cattedrale di Wawel ha avuto luogo sabato mattina, 28 gennaio. La cerimonia è cominciata con la lettura della Bolla di Papa Francesco, Sublimis inter Sidera, da lui firmata l’8 dicembre scorso in Vaticano con la quale nominava mons. Jędraszewski nuovo arcivescovo di Cracovia. Successivamente, il nuovo arcivescovo ha ricevuto le insegne vescovili: il pastorale e al posto del palio il cosiddetto racjonal: è una specie di manto del XIV secolo, ricamato personalmente dalla santa regina della Polonia, Edvige, e impreziosito con le perle, che solo l’arcivescovo di Cracovia in carica ha il privilegio di portarlo.
Alla solenne Messa presieduta da mons. Jędraszewski, hanno partecipato i cardinali: Stanisław Dziwisz, Stanisław Ryłko, Zenon Grocholewski, Kazimierz Nycz, il Nunzio Apostolico in Polonia, mons. Salvatore Pennacchio, il primate della Polonia mons. Wojciech Polak, il presidente della Conferenza Episcopale della Polonia, arcivescovo Stanisław Gądecki, e più di cento vescovi venuti dalla Polonia e dall’estero.
Nella cattedrale di Wawel erano presenti le più alte cariche dello Stato: il presidente della Polonia Andrzej Duda con la consorte, il primo ministro, Beata Szydło, i presidenti del Parlamento e del Senato e i rappresentanti del mondo della cultura. Da Praga è arrivato l’arcivescovo della capitale ceca, card. Dominik Duka.
Domani, domenica 29 gennaio, alle ore 11 mons. Jędraszewski presiederà la Messa per gli ammalati nella cappella del monastero di Lagiewniki e nel pomeriggio parteciperà alla conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani nel santuario di san Giovanni Paolo II di Cracovia.
Ma chi è ecclesiastico che da oggi siede sulla Cattedra di san Stanislao? Marek Jędraszewski è nato il 24 luglio 1949 a Poznań, dove ha frequentato le scuole elementari e medie fino alla maturità nel 1967. Negli anni successivi – dal 1967 al 1973 – ha studiato nel Seminario Arcivescovile e nella Pontificia Facoltà di Teologia dell’Università della sua città. È stato ordinato sacerdote il 24 maggio 1973 da mons. Antoni Baraniak, allora arcivescovo metropolita di Poznań. Dal 1973 al 1975, è stato vicario nella parrocchia di San Martino ad Odolanów.
Mons. Jędraszewski, dopo la sua ordinazione, ha continuato i suoi studi e ha un importante curriculum accademico: nel 1974 ha ricevuto una laurea in teologia canonica presso la Pontificia Facoltà di Teologia, occupandosi della filosofia di Gabriel Marcel. Dal 1975 ha studiato filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana. Nel 1977 ha ottenuto una laurea in filosofia con la tesi: La filosofia del simbolo religioso di Paul Ricoeur, e 1979 il dottorato dopo aver discusso la sua tesi intitolata Le relazioni intersoggettive nella filosofia di Lévinas, scritta sotto la direzione del prof. Simon Decloux SI.
Dopo gli studi a Roma, è tornato in Polonia dove ha cominciato ad insegnare: dal 1980 al 1998 è stato professore assistente e, successivamente, professore presso la Pontificia Facoltà di Teologia dell’Università di Poznań. Nel 1996 è stato anche nominato visiting professor della Pontificia Università Lateranense e dal 1998, fino alla nomina a vescovo, è stato professore all’Università Adam Mickiewicz di Poznań.
Nello stesso tempo, mons. Jędraszewski, è stato prefetto del Seminario Arcivescovile di Poznań (dal 1980 al 1987), per poi diventarne rettore fino al 1996. Dal 1990, è stato anche capo redattore del giornale Przewodnik Katolicki. Nel 1991, ha ottenuto l’abilitazione in filosofia presso la Pontificia Accademia di Teologia a Cracovia con una tesi dal titolo Jean-Paul Sartre e Emmanuel Lévinas: in cerca di un nuovo umanesimo. Studio analitico comparativo. Il 2 gennaio 2002 ha ricevuto il titolo di professore di teologia.
Mons. Jędraszewski ha lavorato anche nel mondo dei media: dal 1987 al 1996 è stato direttore del settimanale della diocesi di Poznań Przewodnik katolicki (Guida cattolica) ed è stato Vicario episcopale per le Comunicazioni sociali.
Il 17 maggio 1997, Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Poznań con il titolo di Forlimpopoli: è stato consacrato vescovo nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo dall’arcivescovo della città, mons. Juliusz Paetz, e da mons. Zenon Grocholewski, allora segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e futuro cardinale, e da mons. Marian Przykucki, arcivescovo metropolita di Stettino-Kamień. Come suo motto episcopale il neo vescovo ha scelto Scire Christum (Conoscere Cristo). Da vescovo ausiliare, ha avuto vari incarichi nella Conferenza Episcopale Polacca, tra cui membro del Consiglio Permanente.
L’11 luglio 2012 Benedetto XVI l’ha nominato arcivescovo metropolita di Łódź, per succedere al dimissionario arcivescovo Władysław Ziółek. Il pallio ha ricevuto dal nuovo Pontefice il 29 giugno 2013 nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Il 30 novembre dello stesso anno, Francesco l’ha nominato membro della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Attualmente l’arcivescovo metropolita Jędraszewski è Vice-Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, Membro del Consiglio Permanente CEP, Membro della Commissione per l’Educazione cattolica, Membro della Sezione delle Scienze filosofiche nella Commissione della Fede. È impegnato anche nel Consiglio Conferenze degli Episcopati Europei dove copre vari ruoli.
Lo scorso 8 dicembre, in un’intervista alla Radio Vaticana mons. Jędraszewski ha svelato che Papa Francesco personalmente gli ha comunicato la sua volontà di nominarlo arcivescovo di Cracovia. “È stato dieci giorni fa, quando improvvisamente il Papa mi ha chiamato da sé quando ero a Roma per il Congresso Internazionale per gli studenti. E lui stesso ha deciso di annunciare la mia nomina il giorno dell’odierna festività dell’Immacolata. Questo è molto significativo, perché esattamente quattro anni e tre mesi fa, la festa della Natività della Madonna, l’8 settembre, ho preso il governo dell’Arcidiocesi di Lodz. E ora, sotto il segno della Vergine Maria, vengo a far parte della storica schiera dei vescovi di Cracovia. Sono commosso per questa responsabilità, ma nutro anche la speranza che, con l’aiuto di Dio, sarò in grado di far fronte ai compiti che il Santo Padre e la Chiesa mettono di fronte a me”, ha detto l’arcivescovo Jędraszewski.
L’Arcidiocesi di Cracovia è una delle 15 metropoli di rito latino nella Chiesa cattolica in Polonia. Fu eretta nell’anno 1000 dal papa Silvestro. La superfice dell’arcidiocesi è di 5 730 km2, il numero dei cattolici è di 1.572.000, il numero delle parrocchie e centri pastorali ammonta a 450 con 2156 sacerdoti. Le suore che lavorano nell’arcidiocesi sono 2550. Attualmente nel seminario arcivescovile studiano 96 seminaristi.
Foto: Maria Fortuna Sudor
Cracovia accoglie il nuovo arcivescovo
Monsignor Marek Jędraszewski sale sulla cattedra di san Stanislao