Daily meditation on the Gospel

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La paralisi del peccato

Meditazione della Parola di Dio di venerdì 13 gennaio 2017 – I settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
Questa della guarigione istantanea del paralitico a Cafàrnao è la prima di cinque narrazioni che hanno al centro una massima innovatrice di Gesù, che produce dissenso nei suoi avversari. Al centro di questo episodio c’è l’affermazione che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati a chi, pieno di fede, si rivolge a lui. L’argomento del Maestro è confermato dal potere divino dimostrato nella guarigione istantanea del paralitico. Gesù si presenta, quindi, come medico del corpo e, soprattutto, liberatore dell’uomo da ciò che lo sfigura e lo paralizza, perdonandogli i peccati.
Meditazione
Gesù è assediato, in casa sua, da una massa di gente che fa calca intorno alla sua persona. Ma c’è un paralitico, trasportato da quattro persone, impossibilitate a farsi strada per arrivare a Gesù. La loro fede è grande, tanto che scoperchiano il tetto e calano davanti al Maestro la barella su cui era adagiato il malato. Il Signore è colpito dalla fede dei barellieri e trova la giusta disposizione per compiere, prima, un gesto di misericordia divina, perdonando i peccati, e poi, come conseguenza della fede, il miracolo esteriore e constatabile della perfetta guarigione del paralitico. Aveva compiuto tutto ciò che il Messia e Salvatore era venuto ad operare, per annunciare a tutti l’amore misericordioso del Padre. Disposto a dimostrare la forza salvatrice del “Vangelo del regno di Dio”, Gesù comunica al paralitico anzitutto la buona notizia della riconciliazione con Dio. Gli scribi si scandalizzano, perché solo Dio potrebbe comunicare questo gioioso annuncio del perdono dei peccati; Gesù, invece, sembra comportarsi come se volesse occupare il posto di Dio. Eppure, la stessa guarigione istantanea e completa di un paralitico doveva indurre a pensare che quel Maestro non era un guaritore che applicava, nel caso, i suoi saperi occulti. Sant’Ambrogio spiega: «L’uomo Gesù Cristo non ci ha rimesso i peccati in quanto fratello nostro, ma in quanto Dio nostro. Così infatti sta scritto: “È stato Dio a riconciliare il mondo a sé in Cristo” [2Cor 5,19]» (Commento sui salmi, 48,13-14). Quelli, invece, che non erano prevenuti e aspettavano con cuore sincero il Salvatore, dai prodigi che Gesù compiva hanno saputo riconoscere il Messia, e hanno creduto nel Figlio di Dio. Nel suo amore senza limiti, Cristo ha voluto trasmettere alla Chiesa questo potere rigenerante nel sacramento della Penitenza.
Preghiera:
O Dio, con la guarigione del paralitico hai mostrato la potenza salvifica del Cristo tuo Figlio, e con la remissione dei peccati hai posto un rimedio alla nostra debolezza; la confessione delle nostre colpe ci ottenga la grazia del perdono e l’esperienza rinnovatrice della tua misericordia.
Agire:
La comunità cristiana, i genitori e gli educatori siano, per i giovani, i primi testimoni di Gesù che guida, incoraggia, comprende e perdona.
***
Meditazione del giorno a cura di mons. Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo emerito di Foggia – Bovino, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di
Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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